Oleggio pensa in grande con la cultura: una Fiera del libro in città?

Oleggio pensa in grande con la cultura: una Fiera del libro in città? Lo ammette il sindaco Andrea Baldassini, è un sogno  che solo con un progetto come il Recovery Plan potrebbe prendere il via. Ma è un’idea, quella di ospitare una fiera che sia sull’esempio di quella di Torino per esempio, un appuntamento culturale come nel raggio di pochi km non ce ne sono.

«E’ una novità, lo abbiamo pensato appositamente per questa occasione. La nostra biblioteca ha tanti spazi, ma la collaborazione con il museo è ben solida e le idee ci sono. E’ un progetto molto costoso, soprattutto per farlo decollare». E’ onesto il sindaco: «Come comune non potremmo permettercelo, anche perché nella lista delle priorità c’è altro prima, – spiega – però il Recovery Fund può essere l’occasione giusta. Nei nostri progetti abbiamo cercato di racchiudere più settori, sicuramente quello culturale ci sta molto a cuore».

Gli altri progetti inseriti nel Recovery Fund riguardano il ponte del Ticino, di cui si è fatto carico la Provincia, il rifacimento del centro storico, la ristrutturazione dell’aula magna, la ristrutturazione di due aree dell’Omar, la digitalizzazione degli archivi comunali e la ciclabile Oleggio/Mezzomerico. «Tolta la fiera, sono tutti progetti che in un modo o nell’altro realizzeremo comunque e alcuni dei quali sono anzi pronti a partire» dice Baldassini. «Si pensi all’archivio digitale, tutte le ricerche avverrebbero con un click e in un pochissimo tempo».

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Oleggio pensa in grande con la cultura: una Fiera del libro in città?

Oleggio pensa in grande con la cultura: una Fiera del libro in città? Lo ammette il sindaco Andrea Baldassini, è un sogno  che solo con un progetto come il Recovery Plan potrebbe prendere il via. Ma è un’idea, quella di ospitare una fiera che sia sull’esempio di quella di Torino per esempio, un appuntamento culturale come nel raggio di pochi km non ce ne sono.

«E’ una novità, lo abbiamo pensato appositamente per questa occasione. La nostra biblioteca ha tanti spazi, ma la collaborazione con il museo è ben solida e le idee ci sono. E’ un progetto molto costoso, soprattutto per farlo decollare». E’ onesto il sindaco: «Come comune non potremmo permettercelo, anche perché nella lista delle priorità c’è altro prima, – spiega – però il Recovery Fund può essere l’occasione giusta. Nei nostri progetti abbiamo cercato di racchiudere più settori, sicuramente quello culturale ci sta molto a cuore».

Gli altri progetti inseriti nel Recovery Fund riguardano il ponte del Ticino, di cui si è fatto carico la Provincia, il rifacimento del centro storico, la ristrutturazione dell’aula magna, la ristrutturazione di due aree dell’Omar, la digitalizzazione degli archivi comunali e la ciclabile Oleggio/Mezzomerico. «Tolta la fiera, sono tutti progetti che in un modo o nell’altro realizzeremo comunque e alcuni dei quali sono anzi pronti a partire» dice Baldassini. «Si pensi all’archivio digitale, tutte le ricerche avverrebbero con un click e in un pochissimo tempo».

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