Premio Cantelli, Renzetti: «Tiany Lu darà un nuovo input alla direzione d’orchestra». Donato Renzetti, presidente della giuria del concorso internazionale, commenta l’esibizione della vincitrice, la neozelandese Tiany Lu. Lui che si è aggiudicato l’ultima edizione del 1980 e che è tornato a Novara dopo quarant’anni.
«Mi invitano tante volte a far parte della giuria di concorsi, ma io non ci vado mai – commenta – Questa volta, invece, ho ritenuto che fosse giusto esserci. Arrivato a Novara mi è subito tornato in mente quel 12 luglio 1980. Il livello dei partecipanti è stato altissimo e questo significa che il Cantelli ha ancora una risonanza: forse si aspettava proprio questo ritorno. I quattro finalisti sono tutti elementi importanti; il fatto che abbia vinto una donna è un valore aggiunto: non so perchè fino a vent’anni non c’erano donne nel nostro lavoro. È stato difficile giudicare, ma credo che Tiany Lu abbia una plasticità quasi da ballerina, ma sempre inerente la musica e darà un nuovo input alla direzione d’orchestra».
Durante la finale, che si è svolta questa sera al Teatro Coccia, la direttrice Corinne Baroni ha commentato come questa iniziativa sia «un simbolo della capacità di lavorare in squadra». Fabio Ravanelli, presidente della Fondazione Teatro Coccia, ha affermato che «il Premio Cantelli è un fiore all’occhiello per la Fondazione per la città che ha partecipato attivamente all’evento; un’ edizione particolare perché si svolge in tempo di pandemia dunque la difficoltà nell’organizzazione ha reso ancora più speciale la cerimonia».
Nel comitato d’onore anche il sindaco Alessandro Canelli: «Un evento che alza l’asticella dell’offerta culturale della città e riporta a Novara un pezzo di storia. Il Premio è anche il simbolo della resilienza e della voglia di fare. Il fatto che tutti i concorsi sono stati cancellati è questo è l’unico che è stato portato avanti, dà l’idea della grande capacità organizzativa e il merito va tutto a Corinne Baroni».
Alla cerimonia era presente anche Leonardo Cantelli, figlio del Maestro: «Due anni fa sono stato contattato da Corinne e ci siamo subito intesi perché avevamo la stessa idea di come sarebbe stata la rinascita del Premio. Spero che questo sia solo il numero zero e che non si debba aspettare altri quarat’anni per la prossima edizione».
Così Giancarlo Avanzi, rettore dell’università del Piemonte Orientale: «L’ateneo ha il comptio di formare i laureati ed è un lavoro che può essere articolato in diversi modi. Ho sempre pensato che fosse fondamentale creare sinergie con diverse realtà ed è per questo che abbiamo deciso di essere vicino al concorso».
I ringraziamenti alla direttrice del Coccia sono arrivati anche da Franco Zanetta, presidente della Fondazione Bpn: «Sono molto contento perchè non era scontato che questa serata potesse riuscire; grazie in modo particoalare a Corinne Baroni che si è spesa per l’evento».
Maurizio Comoli presidente della Camera di Commercio: «Siamo abituati a ragione in temrini di obiettivi da raggiungere. Fin da subito siamo stati favorevoli al sostegno all’iniziativa che celebra i simboli identitari della città. Aver superato le difficoltà è un ulteriore motivo di vanto».
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