Premio Cantelli, un pezzo di Novara che ritorna

Dal cuore e dalla mente dei novaresi non se ne è mai andato. A differenza del premio a lui dedicato, che da quarant’anni è scomparso dalla città di Novara, nonostante l’impegno dell’associazione Amici della musica Vittorio Cocito per far rivivere la sua figura con il Festival che, non caso, quest’anno compie proprio quarant’anni.

Guido Cantelli, grande direttore d’orchestra di origini novaresi, scomparso nel 1956 a soli 36 anni in un incidente aereo, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama musicale. Pupillo di Arturo Toscanini, considerato dal maestro il suo unico erede artistico, nonostante la brevissima carriera, Cantelli è comunque stato accreditato tra i direttori d’orchestra più importanti del Novecento.

Muti vince il Premio Cantelli

E, come era stato annunciato la scorsa settimana (leggi qui), nel centenario della sua nascita il Teatro Coccia ha voluto riportare il Premio Cantelli a Novara, uno tra i più importanti riconoscimenti internazionali del settore che hanno dato il via alla carriera di maestri come Riccardo Muti (primo direttore italiano ad aggiudicarselo nel 1967), Donato Renzetti (l’ultimo nel 1980), Eliahu Inbal o Hubert Soudant.

Il bando sarà pubblicato dal 1 marzo al 30 aprile e potranno partecipare i direttori d’orchestra di ogni nazionalità da 18 a 35 anni. La preselezione avverrà attraverso la valutazione del curriculum e di tre video della durata massima di 30 minuti contenenti le esecuzioni dal vivo con orchestra in cui sia ben visibile il candidato che dirige. I nomi dei candidati prescelti saranno pubblicati sul sito www.premiocantelli.it in home page il 17 giugno. La fase eliminatoria e la semifinale si svolgeranno al Teatro Regio di Torino dal 9 al 12 settembre; la finale, invece, si svolgerà a Novara 13 settembre e prevede lo stesso programma diretto da Cantelli nel suo ultimo concerto: la Sinfonia n. 1 di Johannes Brahms, La Valse di Maurice Ravel e Don Juan di Richard Strauss; orotagonista sarà sempre l’Orchestra del Regio di Torino. Resta, però, il dubbio sul luogo in quanto in quel periodo di Teatro dovrebbe essere chiuso per i lavori di ristrutturazione.

 

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I direttori d’orchestra Matteo Beltrami, Jordi Bernàcer e Antonino Fogliani compongono la giuria che si occuperà della preselezione dei candidati. Dal 9 al 13 settembre si svolgeranno le varie fasi del concorso con una giuria internazionale presieduta da Donato Renzetti e formata da Gabriel Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della Filarmonica di Cracovia), Nazzareno Carusi (pianista), José Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Tucson), Sebastian F. Schwarz (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino), Didier de Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo), Christoph Becher (Sovrintendente dell’ORF – Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna) e Sophie de Lint (Sovrintendente dell’Opera Nazionale di Amsterdam), oltre ai già citati Beltrami, Bernàcer e Fogliani.

Peccato per l’assenza di Riccardo Muti che avrebbe, senz’altro, reso ancora più prestigiosa la composizione della giuria. Proprio lui che nel 2015, in occasione di un concerto al Coccia, aveva auspicato un ritorno del Premio.

Il primo classificato riceverà una domma di 12 mila euro consistenti in scritture artistiche presso le principali istituzioni nazionali e internazionali a insindacabile giudizio delle istituzioni e che verranno contrattualizzate entro i due anni successivi la data della finale.

Oltre al primo premio saranno consegnati anche: il Premio della Critica di 3.000 euro assegnato da una giuria composta da Angelo Foletto (La Repubblica), Enrico Girardi (Il corriere della sera), Elvio Giudici (Il Giorno), Alberto Mattioli (La Stampa) e Carla Moreni (Il Sole 24 Ore) e il Premio Giovani di 1.000 euro con una giuria di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Novara che voteranno il loro candidato preferito e saranno presenti alla finale. Infine il Premio della Città di 2.000 euro che sarà consegnato da Ettore Borri, in qualità di presidente dell’Associazione Amici della Musica “Vittorio Cocito” e dal Conservatorio Guido Cantelli di Novara.

Sebastian F. Schwarz e Corinne Baroni

«Con gioia oggi posso dire che dopo più di un anno di lavoro siamo riusciti a restituire alla città un pezzo della sua storia – commenta il direttore del Coccia, Corinne Baroni. Il Premio Cantelli mantiene lo stesso prestigio e lo stesso impianto ma rinasce figlio del suo tempo, di un momento storico che accoglie l’innovazione quale motore di sviluppo. Non solo competizione ma opportunità, veicolo di valori, strumento di divulgazione. Il Cantelli 2020 unisce un’intera città con le sue istituzioni per dare vita al Cantelli Off, un vero e proprio cartellone parallelo di eventi coordinati dal Comune di Novara, un filo rosso che da aprile a settembre porterà dritti al Teatro Regio di Torino per le prime fasi eliminatorie e poi a Novara per la finale. I ragazzi delle scuole medie di Novara siederanno accanto ai giurati per esprimere il loro voto, un giudizio che esula dalla tecnica e dalle qualità artistiche dei concorrenti, ma che metterà in luce il lato umano e la capacità di comunicare dei giovani direttori d’orchestra del futuro».

Matteo Beltrami

«Sono felice – aggiunge Matteo Beltrami, direttore musicale del Coccia – che dopo quarant’anni di assenza e grazie a un lungo e caparbio lavoro di tutto lo staff del Teatro talentuosi musicisti della nuova generazione possano nuovamente contare su un concorso serio e prestigioso che, in passato, ha lanciato alcuni dei direttori più famosi e importanti del dopoguerra».

«La città lo vuole ricordare con una serie di eventi ai quali stiamo lavorando e che partono dal Teatro Coccia – spiega il sindaco Alessandro Canelli – una serie di appuntamenti di respiro internazionale con una particolare considerazione per i giovani direttori d’orchestra e per quegli artisti che, nella figura di Cantelli, possono trovare l’ispirazione giusta e le condizioni necessarie per percorrere una strada difficile e impegnativa, ma in grado di dare grandi soddisfazioni».

Sebastian F. Schwarz, sovrintendente del Teatro Regio di Torino, afferma: «Mi ha sempre affascinato la figura di Cantelli, un talento strappato troppo presto al palcoscenico dell’arte e della vita. Sono quindi particolarmente felice che possa rinascere il premio a lui dedicato, grazie anche alla coproduzione tra il Regio e il Coccia, espressione della volontà del nostro teatro di aprirsi a tutto il territorio regionale e di mettere al servizio di nuovi talenti la grande esperienza, maturata con i più importanti direttori del mondo, della sua prestigiosa orchestra».

«Se alle nuove generazioni non raccontassimo chi è stato Cantelli – conclude Baroni – se non li aiutassimo a conoscere i candidati e i giurati, se non li accompagnassimo giorno per giorno attraverso l’avventura del concorso, allora il Cantelli resterebbe una competizione come tutte le altre. Ambasciatori e veicoli di tutto questo saranno i “Giovani dietro le quinte“, l’associazione appena nata in seno al Teatro Coccia: questi ragazzi saranno il motore di un dibattito e di uno scambio tra loro e con la Giuria Giovani. Stiamo pensando a un canale in cui siano loro a curare contenuti come interviste e approfondimenti nel linguaggio a loro più familiare, quello dei social media e dell’epoca digitale».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Premio Cantelli, un pezzo di Novara che ritorna

Dal cuore e dalla mente dei novaresi non se ne è mai andato. A differenza del premio a lui dedicato, che da quarant’anni è scomparso dalla città di Novara, nonostante l’impegno dell’associazione Amici della musica Vittorio Cocito per far rivivere la sua figura con il Festival che, non caso, quest’anno compie proprio quarant’anni.

Guido Cantelli, grande direttore d’orchestra di origini novaresi, scomparso nel 1956 a soli 36 anni in un incidente aereo, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama musicale. Pupillo di Arturo Toscanini, considerato dal maestro il suo unico erede artistico, nonostante la brevissima carriera, Cantelli è comunque stato accreditato tra i direttori d’orchestra più importanti del Novecento.

Muti vince il Premio Cantelli

E, come era stato annunciato la scorsa settimana (leggi qui), nel centenario della sua nascita il Teatro Coccia ha voluto riportare il Premio Cantelli a Novara, uno tra i più importanti riconoscimenti internazionali del settore che hanno dato il via alla carriera di maestri come Riccardo Muti (primo direttore italiano ad aggiudicarselo nel 1967), Donato Renzetti (l’ultimo nel 1980), Eliahu Inbal o Hubert Soudant.

Il bando sarà pubblicato dal 1 marzo al 30 aprile e potranno partecipare i direttori d’orchestra di ogni nazionalità da 18 a 35 anni. La preselezione avverrà attraverso la valutazione del curriculum e di tre video della durata massima di 30 minuti contenenti le esecuzioni dal vivo con orchestra in cui sia ben visibile il candidato che dirige. I nomi dei candidati prescelti saranno pubblicati sul sito www.premiocantelli.it in home page il 17 giugno. La fase eliminatoria e la semifinale si svolgeranno al Teatro Regio di Torino dal 9 al 12 settembre; la finale, invece, si svolgerà a Novara 13 settembre e prevede lo stesso programma diretto da Cantelli nel suo ultimo concerto: la Sinfonia n. 1 di Johannes Brahms, La Valse di Maurice Ravel e Don Juan di Richard Strauss; orotagonista sarà sempre l’Orchestra del Regio di Torino. Resta, però, il dubbio sul luogo in quanto in quel periodo di Teatro dovrebbe essere chiuso per i lavori di ristrutturazione.

 

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I direttori d’orchestra Matteo Beltrami, Jordi Bernàcer e Antonino Fogliani compongono la giuria che si occuperà della preselezione dei candidati. Dal 9 al 13 settembre si svolgeranno le varie fasi del concorso con una giuria internazionale presieduta da Donato Renzetti e formata da Gabriel Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della Filarmonica di Cracovia), Nazzareno Carusi (pianista), José Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Tucson), Sebastian F. Schwarz (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino), Didier de Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo), Christoph Becher (Sovrintendente dell’ORF – Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna) e Sophie de Lint (Sovrintendente dell’Opera Nazionale di Amsterdam), oltre ai già citati Beltrami, Bernàcer e Fogliani.

Peccato per l’assenza di Riccardo Muti che avrebbe, senz’altro, reso ancora più prestigiosa la composizione della giuria. Proprio lui che nel 2015, in occasione di un concerto al Coccia, aveva auspicato un ritorno del Premio.

Il primo classificato riceverà una domma di 12 mila euro consistenti in scritture artistiche presso le principali istituzioni nazionali e internazionali a insindacabile giudizio delle istituzioni e che verranno contrattualizzate entro i due anni successivi la data della finale.

Oltre al primo premio saranno consegnati anche: il Premio della Critica di 3.000 euro assegnato da una giuria composta da Angelo Foletto (La Repubblica), Enrico Girardi (Il corriere della sera), Elvio Giudici (Il Giorno), Alberto Mattioli (La Stampa) e Carla Moreni (Il Sole 24 Ore) e il Premio Giovani di 1.000 euro con una giuria di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Novara che voteranno il loro candidato preferito e saranno presenti alla finale. Infine il Premio della Città di 2.000 euro che sarà consegnato da Ettore Borri, in qualità di presidente dell’Associazione Amici della Musica “Vittorio Cocito” e dal Conservatorio Guido Cantelli di Novara.

Sebastian F. Schwarz e Corinne Baroni

«Con gioia oggi posso dire che dopo più di un anno di lavoro siamo riusciti a restituire alla città un pezzo della sua storia – commenta il direttore del Coccia, Corinne Baroni. Il Premio Cantelli mantiene lo stesso prestigio e lo stesso impianto ma rinasce figlio del suo tempo, di un momento storico che accoglie l’innovazione quale motore di sviluppo. Non solo competizione ma opportunità, veicolo di valori, strumento di divulgazione. Il Cantelli 2020 unisce un’intera città con le sue istituzioni per dare vita al Cantelli Off, un vero e proprio cartellone parallelo di eventi coordinati dal Comune di Novara, un filo rosso che da aprile a settembre porterà dritti al Teatro Regio di Torino per le prime fasi eliminatorie e poi a Novara per la finale. I ragazzi delle scuole medie di Novara siederanno accanto ai giurati per esprimere il loro voto, un giudizio che esula dalla tecnica e dalle qualità artistiche dei concorrenti, ma che metterà in luce il lato umano e la capacità di comunicare dei giovani direttori d’orchestra del futuro».

Matteo Beltrami

«Sono felice – aggiunge Matteo Beltrami, direttore musicale del Coccia – che dopo quarant’anni di assenza e grazie a un lungo e caparbio lavoro di tutto lo staff del Teatro talentuosi musicisti della nuova generazione possano nuovamente contare su un concorso serio e prestigioso che, in passato, ha lanciato alcuni dei direttori più famosi e importanti del dopoguerra».

«La città lo vuole ricordare con una serie di eventi ai quali stiamo lavorando e che partono dal Teatro Coccia – spiega il sindaco Alessandro Canelli – una serie di appuntamenti di respiro internazionale con una particolare considerazione per i giovani direttori d’orchestra e per quegli artisti che, nella figura di Cantelli, possono trovare l’ispirazione giusta e le condizioni necessarie per percorrere una strada difficile e impegnativa, ma in grado di dare grandi soddisfazioni».

Sebastian F. Schwarz, sovrintendente del Teatro Regio di Torino, afferma: «Mi ha sempre affascinato la figura di Cantelli, un talento strappato troppo presto al palcoscenico dell’arte e della vita. Sono quindi particolarmente felice che possa rinascere il premio a lui dedicato, grazie anche alla coproduzione tra il Regio e il Coccia, espressione della volontà del nostro teatro di aprirsi a tutto il territorio regionale e di mettere al servizio di nuovi talenti la grande esperienza, maturata con i più importanti direttori del mondo, della sua prestigiosa orchestra».

«Se alle nuove generazioni non raccontassimo chi è stato Cantelli – conclude Baroni – se non li aiutassimo a conoscere i candidati e i giurati, se non li accompagnassimo giorno per giorno attraverso l’avventura del concorso, allora il Cantelli resterebbe una competizione come tutte le altre. Ambasciatori e veicoli di tutto questo saranno i “Giovani dietro le quinte“, l’associazione appena nata in seno al Teatro Coccia: questi ragazzi saranno il motore di un dibattito e di uno scambio tra loro e con la Giuria Giovani. Stiamo pensando a un canale in cui siano loro a curare contenuti come interviste e approfondimenti nel linguaggio a loro più familiare, quello dei social media e dell’epoca digitale».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore