È stata prorogata fino a lunedì 18 aprile, giorno di Pasquetta, la mostra “Il mito di Venezia – da Hayez alla Biennale” allestita nelle sale del castello di Novara e promossa da Mets Percorsi d’arte. L’esposizione, che avrebbe dovuto chiudere a marzo, è stata rimandata di un altro mese in seguito all’elevato numero di visitatori: 12.000 a due mesi e mezzo dall’apertura.
La mostra porta a Novara la laguna di Venezia attraverso gli occhi di Francesco Hayez (l’autore de Il bacio) e dei pittori dell’Ottocento che lì si erano trasferiti per studiare e poi hanno deciso di trascorrere tutta la vita. Un percorso che si inserisce nelle celebrazioni per i 1600 anni della fondazione di Venezia e ha ricevuto l’approvazione del Comitato di Indirizzo Venezia 1600.
L’allestimento è suddiviso in otto sale; ad accogliere i visitatori c’è la Venere che scherza con due colombe (ritratto della ballerina Cecilie Chambert) di Hayez oltre a opere di Lipparini e Molmenti. La seconda sala è dedicata al paesaggio Canella, Favretto, Nono e Ciardi. Dalla quarta alla sesta sono esposti dipinti di vita quotidiana, affetti e famiglia mentre l’ultima accoglie le opere degli stessi artisti realizzate tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.
Due le stanze monografiche: la terza accoglie dodici opere di Guglielmo Ciardi raffiguranti i paesaggi veneti, e la settima dedicata a Luigi Nono e ai suoi dipinti più celebri: il Refugium peccatorum nelle due versioni del 1881 e del 1883 (quest’ultima già esposta durante “Ottocento in collezione”) oltre a Le due madri e Ave Maria.