Quando la disabilità diventa abilità con l’arte

Inaugurata questa mattina nella Sala dell'Accademia (complesso del Broletto) la mostra “Riflessi d'arte”, organizzata dall'associazione Il Timone e che presenta al pubblico lavori dei propri ragazzi con il sostegno della Fondazione De Agostini

Quando la disabilità diventa abilità e si può esprimere con l’arte. Questi il concetto base e messaggio lanciato da Il Timone, associazione presieduta dal campione paralimpico Giuliano Koten, impegnata sul territorio a sostegno di persone con disabilità operando nei settori dell’assistenza, dell’educazione, nello sport, nell’arte e della terapia, che questa mattina – giovedì 21 aprile – ha permesso di presentare al pubblico nella Sala dell’Accademia del complesso del Broletto la mostra “Riflessi d’arte”. Curato dall’artista Laura Lebra, collaboratrice dell’associazione, l’allestimento presenta due sezioni, la prima con lavori di bambini e ragazzi dai sei anni di età e la seconda riservata agli adulti.


Originariamente programmato nel mese di aprile dello scorso anno e poi più volte rimandato a causa della pandemia, «questo progetto – ha spiegato il segretario de Il Timone, Ugo Negri – rappresenta la terza evoluzione dei due precedenti e il suo intento è anche quello di agevolare la partecipazione delle scuole nella visita. L’intento è proprio quello di creare opere d’arte e tutti i lavori, sotto la supervisione della nostra collaboratrice, l’artista-terapeuta Laura Lebra, che dà indicazioni ai nostri ragazzi ma senza alcun intervento successivo».


La mostra, illustrata dall’educatrice Gaia Fossati, comprende oltre trenta opere realizzata da una ventina di ragazzi e ragazze seguiti dall’associazione. Tanti stili e tecniche al confronto, ma quello che più colpisce è decisamente la qualità sia dal punto di vista tecnico che da quello concettuale, dove diverse persone «magari alle prese con difficoltà nel comunicare, chiuse in loro stesse, riescono invece a esprimere tutto attraverso un loro elaborato».

«Questi ragazzi – ha detto l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Novara Luca Piantanida – con le loro attività, le loro capacità e la loro voglia, ci emozionano e ci danno un insegnamento in più». Basito per la qualità dei lavori si è invece detto il presidente onorario della Fondazione De Agostini, Roberto Drago: «Sappiamo tutti che l’associazione Il Timone è un unicum sul territorio come accoglienza e struttura. Questa iniziativa è un’ulteriore conferma di questa unicità nel suo genere».


L’occasione, ha annunciato ancora Negri, è quella di avviare uno scambio di sinergie con il Comune di Novara, «dando la possibilità ai nostri ragazzi di svolgere determinate attività con la collaborazione dei Servizi sociali». La mostra è visitabile sino a domenica 24 aprile, dalle 10 alle 19, con ingresso libero.

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Quando la disabilità diventa abilità con l’arte

Inaugurata questa mattina nella Sala dell’Accademia (complesso del Broletto) la mostra “Riflessi d’arte”, organizzata dall’associazione Il Timone e che presenta al pubblico lavori dei propri ragazzi con il sostegno della Fondazione De Agostini

Quando la disabilità diventa abilità e si può esprimere con l’arte. Questi il concetto base e messaggio lanciato da Il Timone, associazione presieduta dal campione paralimpico Giuliano Koten, impegnata sul territorio a sostegno di persone con disabilità operando nei settori dell’assistenza, dell’educazione, nello sport, nell’arte e della terapia, che questa mattina – giovedì 21 aprile – ha permesso di presentare al pubblico nella Sala dell’Accademia del complesso del Broletto la mostra “Riflessi d’arte”. Curato dall’artista Laura Lebra, collaboratrice dell’associazione, l’allestimento presenta due sezioni, la prima con lavori di bambini e ragazzi dai sei anni di età e la seconda riservata agli adulti.


Originariamente programmato nel mese di aprile dello scorso anno e poi più volte rimandato a causa della pandemia, «questo progetto – ha spiegato il segretario de Il Timone, Ugo Negri – rappresenta la terza evoluzione dei due precedenti e il suo intento è anche quello di agevolare la partecipazione delle scuole nella visita. L’intento è proprio quello di creare opere d’arte e tutti i lavori, sotto la supervisione della nostra collaboratrice, l’artista-terapeuta Laura Lebra, che dà indicazioni ai nostri ragazzi ma senza alcun intervento successivo».


La mostra, illustrata dall’educatrice Gaia Fossati, comprende oltre trenta opere realizzata da una ventina di ragazzi e ragazze seguiti dall’associazione. Tanti stili e tecniche al confronto, ma quello che più colpisce è decisamente la qualità sia dal punto di vista tecnico che da quello concettuale, dove diverse persone «magari alle prese con difficoltà nel comunicare, chiuse in loro stesse, riescono invece a esprimere tutto attraverso un loro elaborato».

«Questi ragazzi – ha detto l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Novara Luca Piantanida – con le loro attività, le loro capacità e la loro voglia, ci emozionano e ci danno un insegnamento in più». Basito per la qualità dei lavori si è invece detto il presidente onorario della Fondazione De Agostini, Roberto Drago: «Sappiamo tutti che l’associazione Il Timone è un unicum sul territorio come accoglienza e struttura. Questa iniziativa è un’ulteriore conferma di questa unicità nel suo genere».


L’occasione, ha annunciato ancora Negri, è quella di avviare uno scambio di sinergie con il Comune di Novara, «dando la possibilità ai nostri ragazzi di svolgere determinate attività con la collaborazione dei Servizi sociali». La mostra è visitabile sino a domenica 24 aprile, dalle 10 alle 19, con ingresso libero.

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