Ripartite le salite alla Cupola antonelliana

Da oggi, sabato 2 marzo, sono ripartite le visite al monumento simbolo della città. Il sindaco Canelli: «Un progetto che ci sta dando tante soddisfazioni». Facciotti (Kalatà!): «Stiamo ragionando per individuare nuove strategie, pensando al bacino del Milanese»

Nonostante il tempo non proprio clemente – ma osservare Novara dall’alto anche in una giornata di foschia come quella di oggi, sabato 2 marzo, conserva intatto tutto il suo fascino – sono ripartite le salite guidate alla Cupola. Con l’occasione Comune di Novara, Fabbrica Lapidea, con l’Atl Terre Alto Piemonte e l’associazione Kalatà!, che gestisce le visite al monumento antonelliano, hanno anticipato quelle che potrebbero essere le novità. Partendo dalla saletta “Roberto Moroni”, adiacente alla Basilica, che, come ha spiegato il presidente della Fabbrica Lapidea Paolo Piantanida, da antica chiesa di San Vincenzo, oggi ospita il museo dei reperti del cantiere antonelliano.


«Si apre questa nuova stagione di salite – ha detto il sindaco Alessandro Canelli – che ci sta dando tantissime soddisfazioni dal punto di vista turistico. Abbiamo registrato un fisiologico boom iniziale in occasione della riaperura della Cupola nel 2021, poi gli afflussi si sono stabilizzati intorno alle 10 mila presenze annue, numero triplicato rispetto al periodo precedente. Un risultato sicuramente molto positivo, dovuto anche a un cambiamento della qualità offerta».


Per il primo cittadino i dati parlano chiaro: «A salire sulla Cupola non sono più ovviamente solo novaresi, visto che l’obiettivo prioritario era quello di far giungere altri nella nostra città visitatori da altre zone d’Italia e anche dall’estero. Dovrà essere fatto un ulteriore lavoro dal punto di vista del marketing. Un monumento unico al mondo che deve essere raccontato. Oggi, grazie a passaggi anche in occasione di trasmissioni televisive, la Cupola è molto più conosciuta che in passato. Ora bisogna dare continuità a questa operazione, cercare di innovare. Siamo soddisfatti del lavoro svolto da Kalatà! e dopo questo primo periodo di assestamento siamo disposti a compiere sforzi ulteriori».


«Gestiamo tanti luoghi straordinari – ha spiegato l’ad di Kalatà, Nicola Facciotto – ma questo riveste ulteriori particolarità legate alla figura stessa di Alessandro Antonelli, di questo progetto portato avanti ma al tempo stesso celato alla committenza. Un personaggio ancora da esplorare e da far conoscere».


Fra i siti gestiti dall’associazione la Cupola di San Gaudenzio rappresenta forse quello con le maggiori complessità dal punto di vista logistico – organizzativo: «Noi portiamo 13 persone alla volta, perché le scale e gli spazi in un ambito di sicurezza ci consentono questo. Esaurito o quasi il pubblico novarese, oggi registriamo una provenienza dal nord-ovest, poi dal resto del nord e finalmente anche dall’estero. Da parte nostra ci stiamo attrezzando per rendere la visita densa di contenuti anche per gli strianieri. A partire da quest’anno funzionerà un sistema di audioguide in lingua che andrà in sincronia con il parlato della guida. Per il futuro stiamo ragionando con Comune a Atl per individuare nuove strategie, con un occhio di riguardo su quello che potrebbe essere il bacino del Milanese».


Si ricorda che le visite sono previste dal giovedì alla domenica e nei festivi, con salite alle 9,30, 11,30, 14,30, 16,30 e 18,30. Per ulteriori informazioni e prenotazioni si può telefonare al 0174 220976 (anche WhatsApp) o nagiare sul sito www.kalata.it.

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Ripartite le salite alla Cupola antonelliana

Da oggi, sabato 2 marzo, sono ripartite le visite al monumento simbolo della città. Il sindaco Canelli: «Un progetto che ci sta dando tante soddisfazioni». Facciotti (Kalatà!): «Stiamo ragionando per individuare nuove strategie, pensando al bacino del Milanese»

Nonostante il tempo non proprio clemente – ma osservare Novara dall’alto anche in una giornata di foschia come quella di oggi, sabato 2 marzo, conserva intatto tutto il suo fascino – sono ripartite le salite guidate alla Cupola. Con l’occasione Comune di Novara, Fabbrica Lapidea, con l’Atl Terre Alto Piemonte e l’associazione Kalatà!, che gestisce le visite al monumento antonelliano, hanno anticipato quelle che potrebbero essere le novità. Partendo dalla saletta “Roberto Moroni”, adiacente alla Basilica, che, come ha spiegato il presidente della Fabbrica Lapidea Paolo Piantanida, da antica chiesa di San Vincenzo, oggi ospita il museo dei reperti del cantiere antonelliano.


«Si apre questa nuova stagione di salite – ha detto il sindaco Alessandro Canelli – che ci sta dando tantissime soddisfazioni dal punto di vista turistico. Abbiamo registrato un fisiologico boom iniziale in occasione della riaperura della Cupola nel 2021, poi gli afflussi si sono stabilizzati intorno alle 10 mila presenze annue, numero triplicato rispetto al periodo precedente. Un risultato sicuramente molto positivo, dovuto anche a un cambiamento della qualità offerta».


Per il primo cittadino i dati parlano chiaro: «A salire sulla Cupola non sono più ovviamente solo novaresi, visto che l’obiettivo prioritario era quello di far giungere altri nella nostra città visitatori da altre zone d’Italia e anche dall’estero. Dovrà essere fatto un ulteriore lavoro dal punto di vista del marketing. Un monumento unico al mondo che deve essere raccontato. Oggi, grazie a passaggi anche in occasione di trasmissioni televisive, la Cupola è molto più conosciuta che in passato. Ora bisogna dare continuità a questa operazione, cercare di innovare. Siamo soddisfatti del lavoro svolto da Kalatà! e dopo questo primo periodo di assestamento siamo disposti a compiere sforzi ulteriori».


«Gestiamo tanti luoghi straordinari – ha spiegato l’ad di Kalatà, Nicola Facciotto – ma questo riveste ulteriori particolarità legate alla figura stessa di Alessandro Antonelli, di questo progetto portato avanti ma al tempo stesso celato alla committenza. Un personaggio ancora da esplorare e da far conoscere».


Fra i siti gestiti dall’associazione la Cupola di San Gaudenzio rappresenta forse quello con le maggiori complessità dal punto di vista logistico – organizzativo: «Noi portiamo 13 persone alla volta, perché le scale e gli spazi in un ambito di sicurezza ci consentono questo. Esaurito o quasi il pubblico novarese, oggi registriamo una provenienza dal nord-ovest, poi dal resto del nord e finalmente anche dall’estero. Da parte nostra ci stiamo attrezzando per rendere la visita densa di contenuti anche per gli strianieri. A partire da quest’anno funzionerà un sistema di audioguide in lingua che andrà in sincronia con il parlato della guida. Per il futuro stiamo ragionando con Comune a Atl per individuare nuove strategie, con un occhio di riguardo su quello che potrebbe essere il bacino del Milanese».


Si ricorda che le visite sono previste dal giovedì alla domenica e nei festivi, con salite alle 9,30, 11,30, 14,30, 16,30 e 18,30. Per ulteriori informazioni e prenotazioni si può telefonare al 0174 220976 (anche WhatsApp) o nagiare sul sito www.kalata.it.

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