«Sarò vicinissimo agli infermieri, ora vi prego di accogliermi»

«La pandemia ha messo in discussione molte certezze. Gli infermieri sono star non solo della giornata loro dedicata, ma anche nei giorni a venire. Prometto che sarà vicinissimo a tutti voi. Mia porta sarà sempre aperta, ora vi prego di accogliermi.  Il vostro lavoro ha inciso in modo importante sulla città e sull’intera nazione». Con queste parole Gianfranco Zulian ha fatto in suo ingresso come nuovo direttore generale dell’ospedale Maggiore di Novara (ieri 12 maggio, nonostante entrerà ufficialmente in servizio il 20) in aula magna in occasione dell’anteprima della micro opera “Dormire, guarire forse” realizzata dagli allievi dell’Accademia dei mestieri d’opera del Teatro Coccia e dedicata agli infermieri nella Giornata mondiale.

«In questi mesi abbiamo sentito molto la vicinanza delle persone – ha detto il direttore sanitario Roberto Sacco – le donazioni sono state fondamentali per migliorare attrezzature e spazi. Gli infermieri sono stati tra quello quelli che hanno sacrificato vita e famiglia per essere in prima linea durante l’emergenza».

Parole a cui ha ribattuto il vice sindaco Franco Caressa: «Siamo noi ringraziare l’ospedale per essere stato vicino alla città: la giornata dedicata agli infermieri è più che meritata, di loro non dovremmo dimenticarci mai».

«Gli infermieri non si sono fermati quando erano stanchi, ma solo quando avevano finito – ha affermato l’assessore regionale all’emergenza Covid, Matteo Marnati -. È su queste risorse che dobbiamo investire».

«Non è scontato che il nostro linguaggio venga compreso e apprezzato anche anche al di fuori delle mura del Teatro – ha commentato la direttrice del Coccia, Corinne Baroni -. Addirittura condividerlo con le persone a cui è dedicato è davvero straordinario. Un’opera di otto minuti che che racconta la fatica di una infermiera a cui viene dato il conforto della paziente malata di Covid».

Al termine della cerimonia il Lions Club Torre del Basto alla fine ha consegnato una targa a Cristina Torgano, direttrice del comparto infermieri dell’ospedale.

“Dormire, guarire forse” è un’opera del giovanissimo maestro siciliano Salvatore Passantino, allievo AMO sotto la docenza di Marco Taralli, la regia è di Stefano Ferrara, studente AMO sotto la docenza di Roberto Recchia; nel cast il soprano Laura Ali e Miryam Marcone entrambe allieve di Paoletta Marrocu, al pianoforte Eunmi Ahn, allieva del corso per maestri collaboratori, sotto la guida di Margherita Colombo. L’opera è visibile on line sui canale YouTube del Coccia e di A-Novara.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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«Sarò vicinissimo agli infermieri, ora vi prego di accogliermi»

«La pandemia ha messo in discussione molte certezze. Gli infermieri sono star non solo della giornata loro dedicata, ma anche nei giorni a venire. Prometto che sarà vicinissimo a tutti voi. Mia porta sarà sempre aperta, ora vi prego di accogliermi.  Il vostro lavoro ha inciso in modo importante sulla città e sull’intera nazione». Con queste parole Gianfranco Zulian ha fatto in suo ingresso come nuovo direttore generale dell’ospedale Maggiore di Novara (ieri 12 maggio, nonostante entrerà ufficialmente in servizio il 20) in aula magna in occasione dell’anteprima della micro opera “Dormire, guarire forse” realizzata dagli allievi dell’Accademia dei mestieri d’opera del Teatro Coccia e dedicata agli infermieri nella Giornata mondiale.

«In questi mesi abbiamo sentito molto la vicinanza delle persone – ha detto il direttore sanitario Roberto Sacco – le donazioni sono state fondamentali per migliorare attrezzature e spazi. Gli infermieri sono stati tra quello quelli che hanno sacrificato vita e famiglia per essere in prima linea durante l’emergenza».

Parole a cui ha ribattuto il vice sindaco Franco Caressa: «Siamo noi ringraziare l’ospedale per essere stato vicino alla città: la giornata dedicata agli infermieri è più che meritata, di loro non dovremmo dimenticarci mai».

«Gli infermieri non si sono fermati quando erano stanchi, ma solo quando avevano finito – ha affermato l’assessore regionale all’emergenza Covid, Matteo Marnati -. È su queste risorse che dobbiamo investire».

«Non è scontato che il nostro linguaggio venga compreso e apprezzato anche anche al di fuori delle mura del Teatro – ha commentato la direttrice del Coccia, Corinne Baroni -. Addirittura condividerlo con le persone a cui è dedicato è davvero straordinario. Un’opera di otto minuti che che racconta la fatica di una infermiera a cui viene dato il conforto della paziente malata di Covid».

Al termine della cerimonia il Lions Club Torre del Basto alla fine ha consegnato una targa a Cristina Torgano, direttrice del comparto infermieri dell’ospedale.

“Dormire, guarire forse” è un’opera del giovanissimo maestro siciliano Salvatore Passantino, allievo AMO sotto la docenza di Marco Taralli, la regia è di Stefano Ferrara, studente AMO sotto la docenza di Roberto Recchia; nel cast il soprano Laura Ali e Miryam Marcone entrambe allieve di Paoletta Marrocu, al pianoforte Eunmi Ahn, allieva del corso per maestri collaboratori, sotto la guida di Margherita Colombo. L’opera è visibile on line sui canale YouTube del Coccia e di A-Novara.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore