Il ciclo di appuntamenti a corollario della mostra sul Divisionismo allestita al castello di Novara, torna questa sera, giovedì 20 febbraio, alle 21 con un evento che organizzato in collaborazione con i volontari Rotary della lettura nati da un service del Rotary Club Novara.
In “Rapiva al sole i raggi”, questo il titolo della serata, Giovanni Segantini è raccontato attraverso una polifonia di voci che a diverso titolo compongono un ritratto del suo percorso biografico e artistico. Ogni voce apporta un frammento di conoscenza: così la sua infanzia tormentata è narrata nella prima parte attraverso le sue stesse parole (con brani tratti dall’autobiografia), attraverso quelle dell’amica giornalista e scrittrice Anna Radius Zuccari nota come Neera (che raccontò Segantini in un lungo articolo sulla rivista Emporium nel marzo 1896) e attraverso quelle di un suo carissimo amico, il droghiere Giulio Bertoni, che ricorda nel suo diario i difficili anni di Milano fino ai primi successi.
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Su questa trama si innestano e dipanano i pensieri di Segantini a proposito dell’arte, della pittura, della vita e della natura, così come espressi nei suoi innumerevoli, sgrammaticati scritti; e sempre questi, insieme ai testi di fitti carteggi, ci fanno seguire la sua ascesa, come artista e come uomo, portandoci prima in Brianza, poi a Savognino per poi salire ancora più in alto a Maloja, fino alla cima dello Schafberg.
A raccontare questo grande artista, principe delle montagne, i volontari Rotary e l’attore Roberto Sbaratto che darà voce a Segantini accompagnati dal maestro Andrea Albertini al pianoforte, Livia Hagiu al violino e Livia Rotondi al violoncello.
L’appuntamento è al castello di Novara e l’ingresso è libero.