Ieri pomeriggio, 20 gennaio, alle 16 è ufficialmente iniziata l’edizione 2023 della festa patronale di San Gaudenzio con la tradizionale apertura dello Scurolo, la prima volta post Covid.
Alla presenza di tutte le autorità, il parroco don Renzo Cozzi ha accolto sia il vescovo Franco Giulio Brambilla sia i fedeli con un sincero ed accorato benvenuto al momento più significativo della ricorrenza, finalmente tornata alle sue consuetudini dopo gli anni di pandemia. «Attendevamo da molto di poter rivivere questa parte delle celebrazioni nella sua normalità – ha dichiarato infatti don Cozzi – e con la salita allo Scurolo, finalmente potremo viverla appieno. Come saliamo la scala che ci porta a Gaudenzio, così dobbiamo immaginare il nostro cammino verso Cristo, una salita che può avere delle difficoltà ma che ci conduce alla vetta».
Anche Paolo Piantanida, in rappresentanza della Fabbrica Lapidea della Basilica di San Gaudenzio che dal 1552 “veglia” sull’edificio con puntuali interventi e manutenzioni, ha voluto sottolineare in particolare il ritorno alla normalità, riannodando i fili con il passato, prima della pandemia. «Finalmente quest’anno si tornerà a visitare lo Scurolo e i fedeli potranno ammirare la cancellata completamente restaurata due anni fa grazie al generoso intervento della famiglia Martelli, che ha voluto sostenere l’iniziativa in ricordo di Rosa Ubertalli Martelli».
L’apertura dello Scurolo, come è stato ricordato, non è una semplice operazione ma un rito, appunto, che affonda le sue radici oltre tre secoli fa e che si apre sempre al futuro, è un momento intriso di viva partecipazione e composta religiosità. A rimarcarne la caratura religiosa sono state, prima dell’apertura dei cancelli, la lettura della vita di San Gaudenzio come tramandata dal IX secolo da parte di don Scaciga e la solenne benedizione del 125esimo Vescovo di Novara, monsignor Brambilla, che si appresta a celebrare la sua decima festa patronale.