Si commemora la Battaglia della Bicocca, a Novara i discendenti americani di un combattente

Sono i cugini Bob e Frank Zanotti che hanno recuperato la storia del loro trisavolo. Questa mattina hanno presenziato alla commemorazione

Si chiamano Bob e Frank Zanotti (in foto) e sono arrivati dagli Stati Uniti, dove vivono, per commemorare la Battaglia della Bicocca. Il loro trisavolo si chiamava Domenico Zanotto (il cognome è stato trascritto in modo errato all’arrivo negli Usa) ed è stato un combattente dell’esercito piemontese proprio a Novara nella Seconda guerra d’indipendenza.

Questa mattina, 23 marzo, i due cugini hanno presenziato alla commemorazione al sacrario di corso XXIII Marzo e la loro storia è stata raccontata da Paolo Cirri, presidente dell’associazione Amici Parco della Battaglia: «Dopo la guerra il loro antenato ha avviato un’attività vicino a Torino, dove viveva, e dopo i 50 anni ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti per proseguirla. Con lui è partita tutta la famiglia. Una volta sistematosi, i figli sono rimasti oltre oceano dove hanno continuato nell’impresa iniziata dal padre e lui è tornato in Italia con le figlie. Bob e Frank hanno voluto recuperare la storia del loro antenato e, dopo diversi contatti con la nostra associazione, quest’anno sono venuti a trovarci».

Durante la commemorazione, Cirri ha anche ricordato al sindaco, Alessandro Canelli, che «è venuto il momento di sistemare i cartelli che indicano i luoghi della battaglia: l’ultimo intervento è del 2006 è ormai sono illeggibili o malmessi. Inoltre dovremo valutare anche la possibilità di aprire il sacrario non solo il 23 marzo ma anche in altre date durante l’anno».

Dopo la messa celebrata dai parroci della Bicocca, Andrea Mancini e Davide Bandini, il primo cittadino ha commentato che «questo importante avvenimento, seppur sia una sconfitta, ha portato al processo di unificazione dell’Italia. Proprio in quel periodo Novara ha cominciato a svilupparsi e a prendere forma dal punto di vista architettonico».

Anche il prefetto, Francesco Garsia, ha sottolineato «l’importanza della Battaglia della Bicocca dal punto nel processo risorgimentale. ora che viviamo, seppur a distanza, la guerra in Ucraina, dobbiamo tutti farci portatori di pace anche nella gestione dei rapporti con le persone».

È stata poi suor Chiara dell’Istituto Nostra Signora del Suffragio di Torino a ricordare la figura di Francesco Faà di Bruno «che aveva costruito un tempio per ricordare i caduti di tutte le guerre. Questo rappresenta un legame con la città di Novara».

Un personaggio si cui si parlerà questa sera alle 18 al castello con la presentazione del volume “Francesco Faà di Bruno. Epistolario” realizzato in collaborazione con parrocchia della Bicocca, Società Storica Novarese, Centro Studi Piemontesi-Torino, Centro Studi Francesco Faà di Bruno-Torino e proprio con l’Ordine delle Suore Minime del Suffragio di Torino.

Il 26 marzo la città accoglierà la sfilata e il concerto di musiche risorgimentali della Banda di Confienza nelle divise della Guardia Nazionale di metà ‘800 nel cortile del Broletto. La sede di Expo Risorgimento al castello sarà eccezionalmente aperta il 27 marzo per la presentazione di un volume dedicato alla battaglia di Mortara del 21 marzo, che condizionò le successive operazioni belliche.

Si prosegue poi il 2 aprile, nel cortile del Castello, con la “Giornata del soldato dell’’800” animata dal Gruppo Storico “23 marzo 1849”, che prevedrà l’allestimento del campo storico, l’addestramento e le manovre militari, e un’attività didattica con illustrazione al pubblico di accessori ed equipaggiamenti.

A conclusione dell’edizione 2023, il 5 aprile alle 17.30, nella sede di Expo Risorgimento, si svolgerà la conferenza “I danni della battaglia del 23 marzo 1849”, in collaborazione con il Comitato di Novara dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, a cura del segretario Gian Luca Chiericati, che toccherà il tema dei danni di guerra e dell’occupazione militare, naturalmente legati alle vicende del nostro territorio nel 1849.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Si commemora la Battaglia della Bicocca, a Novara i discendenti americani di un combattente

Sono i cugini Bob e Frank Zanotti che hanno recuperato la storia del loro trisavolo. Questa mattina hanno presenziato alla commemorazione

Si chiamano Bob e Frank Zanotti (in foto) e sono arrivati dagli Stati Uniti, dove vivono, per commemorare la Battaglia della Bicocca. Il loro trisavolo si chiamava Domenico Zanotto (il cognome è stato trascritto in modo errato all'arrivo negli Usa) ed è stato un combattente dell'esercito piemontese proprio a Novara nella Seconda guerra d'indipendenza.

Questa mattina, 23 marzo, i due cugini hanno presenziato alla commemorazione al sacrario di corso XXIII Marzo e la loro storia è stata raccontata da Paolo Cirri, presidente dell'associazione Amici Parco della Battaglia: «Dopo la guerra il loro antenato ha avviato un'attività vicino a Torino, dove viveva, e dopo i 50 anni ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti per proseguirla. Con lui è partita tutta la famiglia. Una volta sistematosi, i figli sono rimasti oltre oceano dove hanno continuato nell'impresa iniziata dal padre e lui è tornato in Italia con le figlie. Bob e Frank hanno voluto recuperare la storia del loro antenato e, dopo diversi contatti con la nostra associazione, quest'anno sono venuti a trovarci».

https://youtu.be/f7rjSjMc5ro

Durante la commemorazione, Cirri ha anche ricordato al sindaco, Alessandro Canelli, che «è venuto il momento di sistemare i cartelli che indicano i luoghi della battaglia: l'ultimo intervento è del 2006 è ormai sono illeggibili o malmessi. Inoltre dovremo valutare anche la possibilità di aprire il sacrario non solo il 23 marzo ma anche in altre date durante l'anno».

Dopo la messa celebrata dai parroci della Bicocca, Andrea Mancini e Davide Bandini, il primo cittadino ha commentato che «questo importante avvenimento, seppur sia una sconfitta, ha portato al processo di unificazione dell'Italia. Proprio in quel periodo Novara ha cominciato a svilupparsi e a prendere forma dal punto di vista architettonico».

Anche il prefetto, Francesco Garsia, ha sottolineato «l'importanza della Battaglia della Bicocca dal punto nel processo risorgimentale. ora che viviamo, seppur a distanza, la guerra in Ucraina, dobbiamo tutti farci portatori di pace anche nella gestione dei rapporti con le persone».

È stata poi suor Chiara dell'Istituto Nostra Signora del Suffragio di Torino a ricordare la figura di Francesco Faà di Bruno «che aveva costruito un tempio per ricordare i caduti di tutte le guerre. Questo rappresenta un legame con la città di Novara».

Un personaggio si cui si parlerà questa sera alle 18 al castello con la presentazione del volume “Francesco Faà di Bruno. Epistolario” realizzato in collaborazione con parrocchia della Bicocca, Società Storica Novarese, Centro Studi Piemontesi-Torino, Centro Studi Francesco Faà di Bruno-Torino e proprio con l'Ordine delle Suore Minime del Suffragio di Torino.

Il 26 marzo la città accoglierà la sfilata e il concerto di musiche risorgimentali della Banda di Confienza nelle divise della Guardia Nazionale di metà ‘800 nel cortile del Broletto. La sede di Expo Risorgimento al castello sarà eccezionalmente aperta il 27 marzo per la presentazione di un volume dedicato alla battaglia di Mortara del 21 marzo, che condizionò le successive operazioni belliche.

Si prosegue poi il 2 aprile, nel cortile del Castello, con la “Giornata del soldato dell’’800” animata dal Gruppo Storico “23 marzo 1849”, che prevedrà l’allestimento del campo storico, l’addestramento e le manovre militari, e un’attività didattica con illustrazione al pubblico di accessori ed equipaggiamenti.

A conclusione dell’edizione 2023, il 5 aprile alle 17.30, nella sede di Expo Risorgimento, si svolgerà la conferenza “I danni della battaglia del 23 marzo 1849”, in collaborazione con il Comitato di Novara dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, a cura del segretario Gian Luca Chiericati, che toccherà il tema dei danni di guerra e dell’occupazione militare, naturalmente legati alle vicende del nostro territorio nel 1849.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore