Silvio Orlando porta al Faraggiana “La vita davanti a sé”

Il monologo, tratto dal romanzo di Romain Gary, è in programma l'8 dicembre

Spettacolo quasi sold out. E non poteva essere altrimenti con Silvio Orlando – che cura anche la regia – sul palco del Teatro Faraggiana a interpretare “La vita davanti a sé”, il monologo tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary.

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. 
Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma.

La direzione musicale è di Simone Campa con l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre: chitarra battente e percussioni Simone Campa, fisarmonica Daniele Mutino, kora e djembe Kaw Sissoko, clarinetto e sax Marco Tardito.

Lo spettacolo è in programma giovedì 8 dicembre alle 21. Per gli ultimi biglietti cliccare QUI

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Silvio Orlando porta al Faraggiana “La vita davanti a sé”

Il monologo, tratto dal romanzo di Romain Gary, è in programma l’8 dicembre

Spettacolo quasi sold out. E non poteva essere altrimenti con Silvio Orlando – che cura anche la regia – sul palco del Teatro Faraggiana a interpretare “La vita davanti a sé”, il monologo tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary.

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. 
Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma.

La direzione musicale è di Simone Campa con l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre: chitarra battente e percussioni Simone Campa, fisarmonica Daniele Mutino, kora e djembe Kaw Sissoko, clarinetto e sax Marco Tardito.

Lo spettacolo è in programma giovedì 8 dicembre alle 21. Per gli ultimi biglietti cliccare QUI

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