“Smemorie”, sulle orme di Angelo Del Boca e del colonialismo italiano

Presentata l'iniziativa pensata dallo storico Marco Scardigli. Dal 5 al 29 ottobre spettacoli, mostre, conferenze e incontri. Tra gli ospiti anche Carlo Lucarelli

Si dice che la storia sia maestra di vita. Conoscere il passato dovrebbe evitare (si spera, ma non sempre è stato così) di ripetere errori in futuro. Tutti i popoli, tutte le nazioni hanno una loro storia, costituita di eventi gloriosi o meno; costellata di episodi conosciuti e non, di fatti e situazioni che qualcuno vorrebbe esaltare e altri preferirebbero occultare. Nel nostro Paese una delle pagine poco conosciute, forse perché i testi scolastici non le riservano un adeguato spazio, riguarda il colonialismo italiano. Un fenomeno al quale l’Italia – per secoli lei stessa una “colonia” o quasi di tante potenze confinanti – si accostò sul finire del XIX secolo, subito dopo aver raggiunto l’indipendenza e l’unità politica della Penisola, avviando i primi timidi tentativi nel cosiddetto Corno d’Africa (nella zona meridionale del mar Rosso, in Eritrea, e poi in Somalia, sulle sponde dell’oceano Indiano), proseguendo poi in piena Età Giolittiana con la conquista della Tripolitania e della Cirenaica, sino all’aggressione fascista all’Etiopia alla metà degli anni ’30. Impresa quest’utlima assolutamente anacronistica e sciagurata, anche se sotto certi aspetti rappresentò l’apice del consenso del Paese nei confronti del regime.

Alla nostra “avventura” coloniale, interrotta bruscamente nel corso dell’ultimo conflitto mondiale con la perdita di tutti i territori d’oltremare (nel dopoguerra ci sarà poi affidata, su mandato dell’Onu, l’amministrazione fiduciaria della sola Somalia per dieci anni in previsione di una indipendenza), è dedicata Smemorie, un progetto pensato dallo scrittore e storico novarese Marco Scardigli per cercare di fare piena luce su questa pagina della nostra storia e contemporaneamente ricordare una figura come quella di Angelo Del Boca, giornalista e storico novarese, profondo conoscitore dell’argomento per avervi dedicato diversi saggi, ma anche le esplorazioni di Ugo Ferrandi.

L’iniziativa, dedicata anche al mondo della scuola, è stata presentata questa mattina al Broletto dal sindaco Alessandro Canelli, dal consigliere delegato all’Istruzione della Provincia Andrea Crivelli, dallo stesso Scardigli, da Paola Turchelli, responsabile della sede novarese del Circolo del lettori, e da Lorenzo Morganti dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea “Piero Fornara”.

Un fitto carnet – lungo tutto il mese di ottobre sono previsti spettacoli, mostre, conferenze e incontri – di appuntamenti per conoscere e riflettere. Si comincerà mercoledì 5 al Coccia con “Storie da Non dire”, storie dimenticate e angoli bui del nostri colonialismo “sulle orme” di Angelo Del Boca. Incontro – dialogo con Scardigli e Roberto Sbaratto, con accompagnamento musicale di Paolo Guercio e la proiezione di immagini di Cinzia Ordine, riservato alle scuole secondarie alle ore 10 e al pubblico alle 18 con ingresso libero. Il resto del programma completo si può trovare sul sito a-novara.it.

In sede di presentazione il sindaco Canelli ha voluto sottolineare il fatto che «si fa cultura con gli approfondimenti assolutamente trasversali che contribuiscono alla crescita della comunità», mentre per Crivelli «l’iniziativa destinata agli studenti rappresenta un valore aggiunto». Scardigli ha aggiunto che quello «del nostro colonialismo rappresenta uno di quegli aspetti bui, ma che come nella psicoanalisi occorre “tirare fuori”». Morganti ha ricordato il contributo «dell’Istituto storico attraverso il suo immenso patrimonio archivistico», mentre Turchelli non ha mancato di porre in evidenza il fatto che «anche la letteratura sia storia, una voce nel tempo».

Il programma completo è consultabile al seguente link

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

“Smemorie”, sulle orme di Angelo Del Boca e del colonialismo italiano

Presentata l’iniziativa pensata dallo storico Marco Scardigli. Dal 5 al 29 ottobre spettacoli, mostre, conferenze e incontri. Tra gli ospiti anche Carlo Lucarelli

Si dice che la storia sia maestra di vita. Conoscere il passato dovrebbe evitare (si spera, ma non sempre è stato così) di ripetere errori in futuro. Tutti i popoli, tutte le nazioni hanno una loro storia, costituita di eventi gloriosi o meno; costellata di episodi conosciuti e non, di fatti e situazioni che qualcuno vorrebbe esaltare e altri preferirebbero occultare. Nel nostro Paese una delle pagine poco conosciute, forse perché i testi scolastici non le riservano un adeguato spazio, riguarda il colonialismo italiano. Un fenomeno al quale l'Italia – per secoli lei stessa una “colonia” o quasi di tante potenze confinanti – si accostò sul finire del XIX secolo, subito dopo aver raggiunto l'indipendenza e l'unità politica della Penisola, avviando i primi timidi tentativi nel cosiddetto Corno d'Africa (nella zona meridionale del mar Rosso, in Eritrea, e poi in Somalia, sulle sponde dell'oceano Indiano), proseguendo poi in piena Età Giolittiana con la conquista della Tripolitania e della Cirenaica, sino all'aggressione fascista all'Etiopia alla metà degli anni '30. Impresa quest'utlima assolutamente anacronistica e sciagurata, anche se sotto certi aspetti rappresentò l'apice del consenso del Paese nei confronti del regime.

Alla nostra “avventura” coloniale, interrotta bruscamente nel corso dell'ultimo conflitto mondiale con la perdita di tutti i territori d'oltremare (nel dopoguerra ci sarà poi affidata, su mandato dell'Onu, l'amministrazione fiduciaria della sola Somalia per dieci anni in previsione di una indipendenza), è dedicata Smemorie, un progetto pensato dallo scrittore e storico novarese Marco Scardigli per cercare di fare piena luce su questa pagina della nostra storia e contemporaneamente ricordare una figura come quella di Angelo Del Boca, giornalista e storico novarese, profondo conoscitore dell'argomento per avervi dedicato diversi saggi, ma anche le esplorazioni di Ugo Ferrandi.

L'iniziativa, dedicata anche al mondo della scuola, è stata presentata questa mattina al Broletto dal sindaco Alessandro Canelli, dal consigliere delegato all'Istruzione della Provincia Andrea Crivelli, dallo stesso Scardigli, da Paola Turchelli, responsabile della sede novarese del Circolo del lettori, e da Lorenzo Morganti dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea “Piero Fornara”.

Un fitto carnet – lungo tutto il mese di ottobre sono previsti spettacoli, mostre, conferenze e incontri – di appuntamenti per conoscere e riflettere. Si comincerà mercoledì 5 al Coccia con “Storie da Non dire”, storie dimenticate e angoli bui del nostri colonialismo “sulle orme” di Angelo Del Boca. Incontro – dialogo con Scardigli e Roberto Sbaratto, con accompagnamento musicale di Paolo Guercio e la proiezione di immagini di Cinzia Ordine, riservato alle scuole secondarie alle ore 10 e al pubblico alle 18 con ingresso libero. Il resto del programma completo si può trovare sul sito a-novara.it.

In sede di presentazione il sindaco Canelli ha voluto sottolineare il fatto che «si fa cultura con gli approfondimenti assolutamente trasversali che contribuiscono alla crescita della comunità», mentre per Crivelli «l'iniziativa destinata agli studenti rappresenta un valore aggiunto». Scardigli ha aggiunto che quello «del nostro colonialismo rappresenta uno di quegli aspetti bui, ma che come nella psicoanalisi occorre “tirare fuori”». Morganti ha ricordato il contributo «dell'Istituto storico attraverso il suo immenso patrimonio archivistico», mentre Turchelli non ha mancato di porre in evidenza il fatto che «anche la letteratura sia storia, una voce nel tempo».

Il programma completo è consultabile al seguente link

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata