Teatro Coccia, la Prima è dedicata alle vittime del Covid

Teatro Coccia, la Prima è dedicata alle vittime del Covid. Resilienza è il titolo scelto per il cartellone di questa prima parte di stagione, da ottobre a dicembre, quando il teatro è ancora parzialmente chiuso per lavori.

Proprio di resilienza ha parlato il presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli: «È il titolo più appropriato: in un momento così ostile per il teatro, questo cartellone si dimostra un progetto pro attivo. Quello che apriremo a gennaio sarà un teatro 4.0 pronto ad affrontare le sfide dei prossimi anni».

Innovazione e tradizione sono i principi cardini degli otto spettacoli più uno che andranno in scena tra l’Arengo del Broletto e la platea del Coccia. Si comincia giovedì 22 ottobre al Broletto con lo Stabat Mater di Pergolesi dedicato alle vittime del Covid: «La rinascita del teatro – ha spiegato Matteo Beltrami, direttore musicale del Coccia – avviene dopo un periodo difficile che ancora non è finito e non potevamo iniziare senza una commemorazione. Lo Stabar Mater rappresenta una riflessione dura su dolore di una madre che perde un figlio in tutta la sua compostezza così come è stato per chi in questi mesi ha perso qualcuno di caro». Da giovedì a domenica le repliche sono sette, pomeridiane e serali, dirette dallo stesso Beltrami e dagli alunni dell’Accademia dei mesteri d’opera. La regia è di Renato Bonajuto che guida i ballerini nella composizione di quadri sacri, principalmente deposizioni, che appartengono alla diocesi di Novara.

Uno spettacolo che virtualmente si lega a quello di venerdì 11 dicembre quando nella platea del teatro il protagonista sarà il vescovo Franco Giulio Brambilla che insieme ad Alberto Cottino e al liutista Massimo Lonardi racconterà la Parete Gaudenziana, una delle opere piè note di Gaudenzio Ferrari conservata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo Sesia.

Ancora in tema di tradizione, venedì 18 e sabato 19 dicembre andrà in scena lo spettacolo dedicato e con la partecipazione di Cosimo Pinto, pugile novarese vinciore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964.

«Viviamo in un territorio che sentiamo vicino – ha commentato la direttrice del Coccia, Corinne Baroni – e lavorare con le altre istituzioni della città è fondamentale per creare una filiera produttiva. Nonostante le difficoltà siamo orogogliosi di aver dato vita a una stagione che altri teatri non hanno potuto fare».

«Non vogliamo che l’attività culturale si fermi e abbiamo pensato a una stagione che si adatta ai tempi – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli -. La collaborazione con gli altri enti culturali della città come il Brera, il conservatorio, il Faraggiana o l’università è fondamentale allo scopo di creare un vero e proprio sistema culturale novarese».

 

 

Totalmente puntati all’innovazione le tre serate in programma nell’ultimo fine settimana di ottobre. Venerdì 30 al Piccolo Coccia va in scena un percorso multidisciplinare dedicato a Gershwin ideato da Stefano Valanzuolo, tragli autori di “Alienati”, l’opera smart working prodotta dal Teatro Coccia. Sabato 31 protagonista sarà la danza con le coreografie di Barbara Gatto e il pianoforte di Riccardo Bisatti. Domenica 1 novembre il tema trattato sarà quello della scultura con la voce di Davide Rondoni e le musiche di Federico Longo.

Tutta centrata sui profumi sarà l’opera multimediale “Cassandra, in te dormiva un sogno” che andrà in scena da giovedì 26 a domenica 29 novembre di Marco Podda e la regia olfattiva di Silvia Verderio di Oikos. Non poteva mancare un’operda da camera “L’ammalato immaginario” con l’ensemble del conservatorio Cantelli in scena da venerdì 20 a domenica 22 novembre.

L’evento speciale che inaugurerà l’apertura della platea del Coccia sarà l’opera multidisciplinare ideata da Andrea Pollione e Claudio Mazzucchelli “24.12.2016. Papa watch me fly” in programma venerdì 13 e sabato 14 novembre. Su prenotazione, però, il pubblico potrà assistere alla preparazione dello spettacolo da mercoledì a sabato.

Da oggi, mercoledì 14 ottobre, è possibile acquistare i biglietti oppure sottoscrivere l’abbonamento (con uno sconto del 30%) scegliendo cinque tra gli spettacoli in cartellone.

Sarà invece visibile gratuitamente per 24 ore sulla piattaforma On Theatre tv “Alienati” domenica 25 ottobre in occasione dell’Opera world day. La produzione del Coccia, messa on line durantei l lockdown, sarà portara sul palcoscenico del teatro nel mese di febbraio del 2022.

Il programma completo della stagione e i prezzi dei biglietti sono consultabili cliccando QUI.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Teatro Coccia, la Prima è dedicata alle vittime del Covid

Teatro Coccia, la Prima è dedicata alle vittime del Covid. Resilienza è il titolo scelto per il cartellone di questa prima parte di stagione, da ottobre a dicembre, quando il teatro è ancora parzialmente chiuso per lavori.

Proprio di resilienza ha parlato il presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli: «È il titolo più appropriato: in un momento così ostile per il teatro, questo cartellone si dimostra un progetto pro attivo. Quello che apriremo a gennaio sarà un teatro 4.0 pronto ad affrontare le sfide dei prossimi anni».

Innovazione e tradizione sono i principi cardini degli otto spettacoli più uno che andranno in scena tra l’Arengo del Broletto e la platea del Coccia. Si comincia giovedì 22 ottobre al Broletto con lo Stabat Mater di Pergolesi dedicato alle vittime del Covid: «La rinascita del teatro – ha spiegato Matteo Beltrami, direttore musicale del Coccia – avviene dopo un periodo difficile che ancora non è finito e non potevamo iniziare senza una commemorazione. Lo Stabar Mater rappresenta una riflessione dura su dolore di una madre che perde un figlio in tutta la sua compostezza così come è stato per chi in questi mesi ha perso qualcuno di caro». Da giovedì a domenica le repliche sono sette, pomeridiane e serali, dirette dallo stesso Beltrami e dagli alunni dell’Accademia dei mesteri d’opera. La regia è di Renato Bonajuto che guida i ballerini nella composizione di quadri sacri, principalmente deposizioni, che appartengono alla diocesi di Novara.

Uno spettacolo che virtualmente si lega a quello di venerdì 11 dicembre quando nella platea del teatro il protagonista sarà il vescovo Franco Giulio Brambilla che insieme ad Alberto Cottino e al liutista Massimo Lonardi racconterà la Parete Gaudenziana, una delle opere piè note di Gaudenzio Ferrari conservata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo Sesia.

Ancora in tema di tradizione, venedì 18 e sabato 19 dicembre andrà in scena lo spettacolo dedicato e con la partecipazione di Cosimo Pinto, pugile novarese vinciore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964.

«Viviamo in un territorio che sentiamo vicino – ha commentato la direttrice del Coccia, Corinne Baroni – e lavorare con le altre istituzioni della città è fondamentale per creare una filiera produttiva. Nonostante le difficoltà siamo orogogliosi di aver dato vita a una stagione che altri teatri non hanno potuto fare».

«Non vogliamo che l’attività culturale si fermi e abbiamo pensato a una stagione che si adatta ai tempi – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli -. La collaborazione con gli altri enti culturali della città come il Brera, il conservatorio, il Faraggiana o l’università è fondamentale allo scopo di creare un vero e proprio sistema culturale novarese».

 

 

Totalmente puntati all’innovazione le tre serate in programma nell’ultimo fine settimana di ottobre. Venerdì 30 al Piccolo Coccia va in scena un percorso multidisciplinare dedicato a Gershwin ideato da Stefano Valanzuolo, tragli autori di “Alienati”, l’opera smart working prodotta dal Teatro Coccia. Sabato 31 protagonista sarà la danza con le coreografie di Barbara Gatto e il pianoforte di Riccardo Bisatti. Domenica 1 novembre il tema trattato sarà quello della scultura con la voce di Davide Rondoni e le musiche di Federico Longo.

Tutta centrata sui profumi sarà l’opera multimediale “Cassandra, in te dormiva un sogno” che andrà in scena da giovedì 26 a domenica 29 novembre di Marco Podda e la regia olfattiva di Silvia Verderio di Oikos. Non poteva mancare un’operda da camera “L’ammalato immaginario” con l’ensemble del conservatorio Cantelli in scena da venerdì 20 a domenica 22 novembre.

L’evento speciale che inaugurerà l’apertura della platea del Coccia sarà l’opera multidisciplinare ideata da Andrea Pollione e Claudio Mazzucchelli “24.12.2016. Papa watch me fly” in programma venerdì 13 e sabato 14 novembre. Su prenotazione, però, il pubblico potrà assistere alla preparazione dello spettacolo da mercoledì a sabato.

Da oggi, mercoledì 14 ottobre, è possibile acquistare i biglietti oppure sottoscrivere l’abbonamento (con uno sconto del 30%) scegliendo cinque tra gli spettacoli in cartellone.

Sarà invece visibile gratuitamente per 24 ore sulla piattaforma On Theatre tv “Alienati” domenica 25 ottobre in occasione dell’Opera world day. La produzione del Coccia, messa on line durantei l lockdown, sarà portara sul palcoscenico del teatro nel mese di febbraio del 2022.

Il programma completo della stagione e i prezzi dei biglietti sono consultabili cliccando QUI.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore