Torna la mostra dedicata al “giovane Strehler”, per lanciare il Novarese a livello europeo

L'allestimento curato da Clarissa Egle Mambrini e dedicato agli esordi del regista triestino è visitabile nel quadriportico di Palazzo Natta sino a fine mese. Con la speranza che diventi itinerante per le scuole del territorio

Non sembrava essere baciata dalla buona sorte la riproposizione della mostra dedicata al “giovane Strehler”. Pensata e realizzata da Clarissa Egle Mambrini quattro anni fa sulla scia di un libro da lei stessa scritto e dedicato appunto agli esordi del celebre registra teatrale triestino avvenuto agli inizi del 1943 nel teatro del palazzo che oggi ospita la Questura e la sede della Guardia di Finanza, dopo diversi rinvii nel pomeriggio di lunedì scorso pure Giove Pluvio ha voluto metterci lo zampino… Invece l’acqua non ha rovinato il “vernissage” nel quadriportico di Palazzo Natta.

Dai promotori, cominciando dalla Provincia e dalla Pro loco, e dalle tante autorità istituzionali intervenute i tradizionali messaggi, con un fondamentale denominatore comune. Il convincimento che un’iniziativa come questa, destinata a rientrare a pieno titolo in quel “percorso Strehleriano” per le celebrazioni del centenario della nascita di colui che fu artefice del “Piccolo Teatro” di Milano, possa contribuire a lanciare la nostra città e il suo territorio in ambito europeo, inserendoli in una dimensione turistica internazionale.

Dalla curatrice Clarissa Egle Mambrini solo alcune notizie di carattere “tecnico”: «La mostra è suddivisa in dieci sezioni. I materiali esposti sono la maggior parte tratti dal libro e rispetto alla precedente edizione del 2017 è stata integrata da una videoguida, realizzata dal nostro partner tecnico Teatro Totale, accessibile attraverso dei QR-Code che ha contribuito a dare un’impronta tecnologica all’iniziativa». Per quanto riguarda la possibilità di portare la mostra nelle scuole, «la storia che ho raccontato nel libro e in questa mostra è quella di un gruppo di giovani appassionati di cultura e di teatro. Fin dal principio uno dei miei obiettivi era di portare questa mostra ai giovani. Non è stato facile, ma questa volta, grazie al supporto della Provincia, spero davvero che con il nuovo anno scolastico possa essere esposta in qualche istituto del territorio. E’ il mio grande sogno».

Ricordiamo che la mostra sarà poi visitabile sino al 30 giugno, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19; il sabato dalle 8 alle 14.

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Torna la mostra dedicata al “giovane Strehler”, per lanciare il Novarese a livello europeo

L’allestimento curato da Clarissa Egle Mambrini e dedicato agli esordi del regista triestino è visitabile nel quadriportico di Palazzo Natta sino a fine mese. Con la speranza che diventi itinerante per le scuole del territorio

Non sembrava essere baciata dalla buona sorte la riproposizione della mostra dedicata al “giovane Strehler”. Pensata e realizzata da Clarissa Egle Mambrini quattro anni fa sulla scia di un libro da lei stessa scritto e dedicato appunto agli esordi del celebre registra teatrale triestino avvenuto agli inizi del 1943 nel teatro del palazzo che oggi ospita la Questura e la sede della Guardia di Finanza, dopo diversi rinvii nel pomeriggio di lunedì scorso pure Giove Pluvio ha voluto metterci lo zampino… Invece l’acqua non ha rovinato il “vernissage” nel quadriportico di Palazzo Natta.

Dai promotori, cominciando dalla Provincia e dalla Pro loco, e dalle tante autorità istituzionali intervenute i tradizionali messaggi, con un fondamentale denominatore comune. Il convincimento che un’iniziativa come questa, destinata a rientrare a pieno titolo in quel “percorso Strehleriano” per le celebrazioni del centenario della nascita di colui che fu artefice del “Piccolo Teatro” di Milano, possa contribuire a lanciare la nostra città e il suo territorio in ambito europeo, inserendoli in una dimensione turistica internazionale.

Dalla curatrice Clarissa Egle Mambrini solo alcune notizie di carattere “tecnico”: «La mostra è suddivisa in dieci sezioni. I materiali esposti sono la maggior parte tratti dal libro e rispetto alla precedente edizione del 2017 è stata integrata da una videoguida, realizzata dal nostro partner tecnico Teatro Totale, accessibile attraverso dei QR-Code che ha contribuito a dare un’impronta tecnologica all’iniziativa». Per quanto riguarda la possibilità di portare la mostra nelle scuole, «la storia che ho raccontato nel libro e in questa mostra è quella di un gruppo di giovani appassionati di cultura e di teatro. Fin dal principio uno dei miei obiettivi era di portare questa mostra ai giovani. Non è stato facile, ma questa volta, grazie al supporto della Provincia, spero davvero che con il nuovo anno scolastico possa essere esposta in qualche istituto del territorio. E’ il mio grande sogno».

Ricordiamo che la mostra sarà poi visitabile sino al 30 giugno, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19; il sabato dalle 8 alle 14.

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