Un viaggio nell’Ottocento con il Teatro Faraggiana

Questa sera in scena un omaggio al 19esimo secolo con Elena Bucci e Marco Sgrosso

“Ottocento”, lo spettacolo che andrà in scena questa sera, 13 gennaio, alle 21 al Teatro Faraggianam è un omaggio all’arte del 19esimo secolo. Un progetto scritto da Elena Bucci, che cura anche al regia, e Marco Sgrosso, entrambi sul palcoscenico.

I protagonisti sono Giovacchino e Clotilde, due viaggiatori che scendono da un treno nel cuore della notte per perdersi nella casa misteriosa che ospita personaggi, artisti, scienziati che arrivano dall’Ottocento: in essi si trasformano tornando indietro nel tempo, abitando città, opere e luoghi perduti ora ritrovati.

I testi sono elaborazioni dai classici di autori come Victor Hugo, Emily Dickinson, Emily Bronte, Anton Čechov, Gustave Flaubert, George Sand e Fryderyk Chopin, Charles Baudelaire, Guy de Maupassant, Henrik Ibsen, Nikolaj Vasil’evic Gogol e altri.

«In questa folle e variegata galleria, ben più afollata di quanto si riesca a dire, abbiamo incontrato anche scie luminose che ci hanno aperto la strada a nuovi lavori, rinnovando la fducia in quell’apparente e libero caos nel quale il teatro ogni volta ci conduce» dicono i due attori.

Info e biglietti QUI

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Un viaggio nell’Ottocento con il Teatro Faraggiana

Questa sera in scena un omaggio al 19esimo secolo con Elena Bucci e Marco Sgrosso

“Ottocento”, lo spettacolo che andrà in scena questa sera, 13 gennaio, alle 21 al Teatro Faraggianam è un omaggio all’arte del 19esimo secolo. Un progetto scritto da Elena Bucci, che cura anche al regia, e Marco Sgrosso, entrambi sul palcoscenico.

I protagonisti sono Giovacchino e Clotilde, due viaggiatori che scendono da un treno nel cuore della notte per perdersi nella casa misteriosa che ospita personaggi, artisti, scienziati che arrivano dall’Ottocento: in essi si trasformano tornando indietro nel tempo, abitando città, opere e luoghi perduti ora ritrovati.

I testi sono elaborazioni dai classici di autori come Victor Hugo, Emily Dickinson, Emily Bronte, Anton Čechov, Gustave Flaubert, George Sand e Fryderyk Chopin, Charles Baudelaire, Guy de Maupassant, Henrik Ibsen, Nikolaj Vasil’evic Gogol e altri.

«In questa folle e variegata galleria, ben più afollata di quanto si riesca a dire, abbiamo incontrato anche scie luminose che ci hanno aperto la strada a nuovi lavori, rinnovando la fducia in quell’apparente e libero caos nel quale il teatro ogni volta ci conduce» dicono i due attori.

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