Verbania è una delle quarantaquattro città italiane candidate a diventare «Capitale Italiana della cultura 2022», unica candidata del territorio piemontese. Si tratta di un titolo istituito dal ministro per i Beni e le Attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, con la legge Art Bonus nel 2014, conferito per la durata di un anno.
Venerdì 18 settembre è stato presentato il dossier di Candidatura cittadino: decine di pagine realizzate con un coinvolgimento ampio delle cittadinanza, delle associazioni di tutto il Verbano, ma anche del Cusio e dell’Ossola, di enti. Il dossier sarà presto sul tavolo della giuria che entro il 21 ottobre selezionerà le dieci città finaliste, tra cui sarà scelta la Capitale della cultura 2022. ”E’ un lavoro fatto da tutto il territorio della provincia, in collaborazione con tutto il VCO”, ha ribadito il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini.
«Il fil rouge del progetto – ha aggiunto l’assessore comunale alla Cultura, Riccardo Brezza – è l’acqua del lago Maggiore, che ha influenzato lo sviluppo economico e identitario del Vco, favorendo l’insediamento industriale nell’Ottocento, accompagnato dallo sviluppo dei giardini e delle ville storiche. Ma è anche il paesaggio, la natura che diede origine allo sviluppo turistico dello scorso secolo e oggi è attrattore di una nuova fruizione che unisce ambiente e cultura, storia e nuove tecnologie. In questo dossier è racchiusa una sfida che ha una sola parola d’ordine: trasformazione, un messaggio per l’intero Paese. Se Matera aveva i suoi Sassi, Verbania ha tutto il suo territorio da mostrare».
Come si legge nell’abstract del Dossier «il progetto culturale alla base della candidatura è incentrato sulla volontà di mettere a sistema le eccellenze culturali del territorio: il patrimonio storico – religioso, i Giardini Botanici di Villa Taranto, Villa San Remigio, il Museo del Paesaggio con le sue collezioni, il Teatro Maggiore con la sua avveniristica architettura e la sua programmazione, l’incanto delle Isole Borromeo, i Festival musicali, letterari e perfomativi, facendo emergere il loro legame inscindibile con l’eccezionalità ambientare e paesaggistico del Lago».
A sostenere la candidatura di Verbania anche la Regione Piemonte, nonché la Diocesi di Novara.