Il 28 maggio ha chiuso, dopo 60 anni di attività ininterrotta, la Pasticceria Sacco in Corso Cavour, a due passi dalla Chiesa del Monserrato, vicino al negozio di Stefanelli calzature , il calzolaio del Papa che ha chiuso pure lui prima della crisi del Covid.

Purtroppo non stavo bene e l’ho saputo solo ora, in grave ritardo, se no sarei passato e magari salutato per un’ultima volta dietro il banchiere la signora così gentile con i suoi belli capelli d’argento, la figlia, il genero , magari avrei visto il pasticcere vestito da pasticcere portare ancora calde un vassoio di Brioches appena sfornate, gli strudel , le sfogliatine a testimonianza che era tutto artigianale , niente di industriale , tutto locale e niente di globale. 

Chiude anche questa vetrina tradizionale del nostro centro storico, luogo di ritrovo di generazioni di novaresi ancora ragazzi che magari avevano marinato la scuola oppure per il caffè del mattino o per il vassoio delle paste dolci della domenica. Ci andava anche il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dopo la Messa al Monserrato se era in città.  Ha chiuso come hanno chiuso il Bertani e prima ancora la Pasticceria dei fratelli Picozzi continuando sul corso principale che da Cavour diventa Mazzini. Quel dolce ed intenso profumo che si sprigionava nell’aria i novaresi non lo sentiranno più . 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Addio Pasticceria Sacco

Il 28 maggio ha chiuso, dopo 60 anni di attività ininterrotta, la Pasticceria Sacco in Corso Cavour, a due passi dalla Chiesa del Monserrato, vicino al negozio di Stefanelli calzature , il calzolaio del Papa che ha chiuso pure lui prima della crisi del Covid.

Purtroppo non stavo bene e l'ho saputo solo ora, in grave ritardo, se no sarei passato e magari salutato per un'ultima volta dietro il banchiere la signora così gentile con i suoi belli capelli d'argento, la figlia, il genero , magari avrei visto il pasticcere vestito da pasticcere portare ancora calde un vassoio di Brioches appena sfornate, gli strudel , le sfogliatine a testimonianza che era tutto artigianale , niente di industriale , tutto locale e niente di globale. 

Chiude anche questa vetrina tradizionale del nostro centro storico, luogo di ritrovo di generazioni di novaresi ancora ragazzi che magari avevano marinato la scuola oppure per il caffè del mattino o per il vassoio delle paste dolci della domenica. Ci andava anche il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dopo la Messa al Monserrato se era in città.  Ha chiuso come hanno chiuso il Bertani e prima ancora la Pasticceria dei fratelli Picozzi continuando sul corso principale che da Cavour diventa Mazzini. Quel dolce ed intenso profumo che si sprigionava nell'aria i novaresi non lo sentiranno più . 

© 2020-2024 La Voce di Novara
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54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.