Ci sono tante guide ai luoghi dello spirito , scritte perfino da non credenti e irreligiosi che sanno però apprezzare le località più intrise dei valori della spiritualità cristiana .
Poi guide ai musei , per lo shopping e infine guide ai luoghi simbolo della storia dell’ industria italiana : la Torino dell’automobile , la Prato o la Biella del tessile , Ivrea per l’elettronica , quella del cioccolato o la Palermo dei Florio.
Mancava un libro che fosse una guida sia pure “ sui generis “ all’ Italia dell’ editoria e degli editori .
Un’ industria particolare che deve sempre tenere congiunta la necessità di far quadrare i bilanci , remunerare gli autori e far vivere i librai con la cultura , il dibattito delle idee, l’arte , mettere insieme ogni giorno la dimensione ideale e quella concreta dei tipografi e delle tirature, la tradizione dei libri classici e l’innovazione dei nuovi autori e dei nuovi temi, la libertà e la creatività con il mercato, la tutela della nostra identità italiana e l’importazione di autori ed edizioni straniere.
Una guida per “ Andare ai luoghi dell’editoria “ l’ha scritta il novarese Roberto Cicala , pubblicata presso Il Mulino ed uscita in occasione del recente Salone del Libro di Torino.
Cicala e’ docente di editoria all’ Università Cattolica e quindi formatore degli editori del futuro ma soprattutto editore in proprio con la sua casa editrice Interlinea, un’esperienza imprenditoriale di successo a Novara che ha compiuto da poco i suoi 30 anni di vita.
Il suo libro leggibilissimo e gustoso , e’ un Giro d’Italia dei libri e di chi lo fa, di chi accompagna l’autore dalla bozza per farne un besteseller o comunque un testo scolastico o per il tempo libero godibile ed apprezzato.
Ci sono le storie di editori ormai leggenda come i due rivali Mondadori e Rizzoli nella Milano ricchissima di casa editrici, c’è anche Novara ovviamente, città di provincia fra due capitali dell’editoria come Torino e Milano ma che se la batte bene con la sua DeAgostini.
C’è la storia affascinante della Venezia del tipografo Manuzio con i suoi caratteri ormai quasi eterni , e poi la storia unica di quel laboratorio editoriale ma anche politico che è la bolognese casa editrice del Mulino che ha pubblicato anche il libro in questione.
All’inizio però la Torino dell’editore Piero Gobetti e dell’ Einaudi di Pavese e Calvino , prima ancora che scrittori immortali funzionari a tempo pieno di questa casa editrice .
E giù giù fino alla Sicilia di Sellerio , con le sue inconfondibili copertine blu, passando per Firenze, Roma , dopo essere stati a Trieste .
Il libro è animato da una passione indomabile per i libri , un amore grande che però passa facilmente nel lettore che se già ama i libri dopo aver trotterellato per i luoghi dell’editoria li amerà ancora di più perché Cicala non è meno ottimo come scrittore del bravo editore che pure è.