All’inizio era solo “Bonus et malus”, un codicillo assicurativo che penalizzava i troppi incidenti stradali e premiava chi non li faceva. Per gli italiani era questo il bonus, per disincentivare le truffe piccole e grandi degli italiani alle assicurazioni oltre agli indisciplinati menefreghisti del “tanto sono assicurato”.
Oggi il Bonus è tutto per gli italiani: ci sono stati bonus per efficientare energicamente le case, anche le seconde e le terze al mare che però si stanno rivelando il Malus, quello assoluto, forse 200 miliardi di euro di debito, che se fossero anche meno sono una voragine nella voragine e che pagherà il 100% degli italiani per le case del 3% degli italiani.
E poi Bonus per il Covid, per l’assistenza ai profughi , per acquistare un monopattino , installare un pannello solare , andare in palestra, acquistare un modem, comprare un decoder per la pay Tv, curare un gatto, una nonna e pagarne le badanti, assumere un giovane.
Per ogni necessità, bisogno reale o indotto, eccoti un bonus magari un anno per un altro e ogni volta un volume per spiegarti come prenderlo , un sito dove cliccare per arrivare primo perché i fondi sono limitati e a volte è più un gratta e vinci che un bonus. Il vero bonus è per fiscalisti, commercialisti e patronati e poi anche per finanzieri e giudici e avvocati perché per ogni bonus ci sono i “furbetti del bonus” e le rivolte popolari contro i furbetti.
Vista l’impossibilità teorica di fare la rivoluzione, vista anche l’ impossibilità pratica di fare riforme organiche e strutturali, fiscali e sociali, la politica è passata in fretta dalla ricerca del bene comune all’emanazione di bonus temporanei ed emergenziali, una per ogni categoria e quasi una per individuo, tante toppe su un vestito spesso fuori moda e logoro e stretto ma che non puoi o non sai come cambiare e hai paura di rimanere nudo.
Rischiando di rimanere con tanti Bonus ma senza Pax o Pace, non importa come la volete chiamare.