Dalla Chiesa, semplicemente un Eroe italiano

“ Beato il popolo che non ha bisogno di eroi” ci dice Brecht. 

L’Italia nella sua storia repubblicana ha avuto invece degli Eroi e ne aveva davvero bisogno .

Un uomo dalla vita eroica che sconfina nella leggenda ed è fonte tuttora di ispirazione per fiction televisive è stato il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa di cui ricorre il quarantesimo anniversario dell’assassinio ad opera della Mafia insieme alla giovane moglie Emanuela Setti Carraro e al poliziotto di scorta agente Domenico Russo.

Il pensiero va a quel momento in cui la Mafia si è sentita onnipotente fino a colpire il prefetto di Palermo Dalla Chiesa inviato in Sicilia per contrastarla ma senza i poteri speciali e il sostegno politico che gli era stato promesso all’atto della nomina .

Per Dalla Chiesa era stato un ritorno in Sicilia dove aveva cominciato ad operare trent’anni prima come giovane capitano dei Carabinieri ispirando la celeberrima figura del Capitano Bellodi nel romanzo di Sciascia sulla mafia “ Il giorno della civetta “ interpretato magistralmente da Franco Nero, attore figlio di un carabiniere, nell’ omonimo film. 

Prima ancora c’era stata la partecipazione alla Resistenza come partigiano e nei trent’anni dopo la sua prima esperienza siciliana la lotta vittoriosa al terrorismo rosso che aveva insanguinato l’Italia negli anni ‘70 con l’ uccisione di alcuni fra i suoi più stretti collaboratori.

Dalla Chiesa esce quindi come un Eroe, a tutto tondo , sempre in prima linea per la difesa dell’Italia e della sua gente dalla barbarie e dalla criminalità politica e comune .

Un vero Eroe italiano, al pari di Carabinieri come Salvo D’Acquisto e i Martiri di Fiesole. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Dalla Chiesa, semplicemente un Eroe italiano

“ Beato il popolo che non ha bisogno di eroi” ci dice Brecht. 

L’Italia nella sua storia repubblicana ha avuto invece degli Eroi e ne aveva davvero bisogno .

Un uomo dalla vita eroica che sconfina nella leggenda ed è fonte tuttora di ispirazione per fiction televisive è stato il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa di cui ricorre il quarantesimo anniversario dell’assassinio ad opera della Mafia insieme alla giovane moglie Emanuela Setti Carraro e al poliziotto di scorta agente Domenico Russo.

Il pensiero va a quel momento in cui la Mafia si è sentita onnipotente fino a colpire il prefetto di Palermo Dalla Chiesa inviato in Sicilia per contrastarla ma senza i poteri speciali e il sostegno politico che gli era stato promesso all’atto della nomina .

Per Dalla Chiesa era stato un ritorno in Sicilia dove aveva cominciato ad operare trent’anni prima come giovane capitano dei Carabinieri ispirando la celeberrima figura del Capitano Bellodi nel romanzo di Sciascia sulla mafia “ Il giorno della civetta “ interpretato magistralmente da Franco Nero, attore figlio di un carabiniere, nell’ omonimo film. 

Prima ancora c’era stata la partecipazione alla Resistenza come partigiano e nei trent’anni dopo la sua prima esperienza siciliana la lotta vittoriosa al terrorismo rosso che aveva insanguinato l’Italia negli anni ‘70 con l’ uccisione di alcuni fra i suoi più stretti collaboratori.

Dalla Chiesa esce quindi come un Eroe, a tutto tondo , sempre in prima linea per la difesa dell’Italia e della sua gente dalla barbarie e dalla criminalità politica e comune .

Un vero Eroe italiano, al pari di Carabinieri come Salvo D’Acquisto e i Martiri di Fiesole. 

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