Eredità colpevole : un romanzo sul dramma dell’ Istria 

Diego Zandel, già responsabile della stampa aziendale di Telecom Italia, scrittore e consulente editoriale è un autore  davvero unico nell’ attuale panorama letterario italiano. 

Figlio di profughi di Fiume, nato nel campo profughi di Servigliano nelle Marche che recentemente gli ha attribuito la cittadinanza onoraria , cresciuto a Roma proprio nel Villaggio Giuliano Dalmata, considera Fulvio Tomizza il suo maestro, ha sempre studiato e contribuito a tradurre e a far conoscere in Italia la narrativa contemporanea slovena, croata, serba, intrattenendo rapporti di amicizia con questi scrittori e aiutando a tenere viva la memoria dell’esodo del popolo Giuliano -Istriano e Dalmata.

Di idee politiche liberali , ostile agli estremismi di destra e sinistra che considera a buon diritto i principali colpevoli del dramma di cui sono stati vittime i connazionali di queste terre, e anche ora le ideologie fascista e comunista fanno velo ad una reale comprensione delle tragedie del novecento e non aiutano a superare gli odi che le hanno causate, Zandel si è sempre distinto per l’equilibrio e la ricerca della verità sulla vicenda delle Foibe. 

Questo suo approccio  nasce dalla memoria dolente delle sofferenze degli italiani e degli sloveni e dei croati, spesso intrecciate pacificamente nella stessa famiglia oltre che nello stesso paese, come è stato per lui, con nonna slava che lo ha cresciuto con tenerezza ancora viva nel suo cuore, con familiari fiumani che sono stati antifascisti e partigiani prima di dover fuggire profughi dalla dittatura titina , sempre vittime dell’orrore del nazionalismo.

Tutto ciò, la sua analisi storica, lucida e rigorosa, il fascino della cultura dei confini che mescola lingue e tradizioni, i suoi sofferti ricordi autobiografici sono il materiale del suo ultimo libro “ Eredità colpevole” appena uscito per Voland editore.

È scritto nella forma intrigante ed incalzante del giallo, un giallo storico coinvolgente e colto , non lungo ma arricchente dal punto di vista umano e culturale come un docufiction televisivo di eccellente qualità . 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Diego Zandel, già responsabile della stampa aziendale di Telecom Italia, scrittore e consulente editoriale è un autore  davvero unico nell’ attuale panorama letterario italiano. 

Figlio di profughi di Fiume, nato nel campo profughi di Servigliano nelle Marche che recentemente gli ha attribuito la cittadinanza onoraria , cresciuto a Roma proprio nel Villaggio Giuliano Dalmata, considera Fulvio Tomizza il suo maestro, ha sempre studiato e contribuito a tradurre e a far conoscere in Italia la narrativa contemporanea slovena, croata, serba, intrattenendo rapporti di amicizia con questi scrittori e aiutando a tenere viva la memoria dell’esodo del popolo Giuliano -Istriano e Dalmata.

Di idee politiche liberali , ostile agli estremismi di destra e sinistra che considera a buon diritto i principali colpevoli del dramma di cui sono stati vittime i connazionali di queste terre, e anche ora le ideologie fascista e comunista fanno velo ad una reale comprensione delle tragedie del novecento e non aiutano a superare gli odi che le hanno causate, Zandel si è sempre distinto per l’equilibrio e la ricerca della verità sulla vicenda delle Foibe. 

Questo suo approccio  nasce dalla memoria dolente delle sofferenze degli italiani e degli sloveni e dei croati, spesso intrecciate pacificamente nella stessa famiglia oltre che nello stesso paese, come è stato per lui, con nonna slava che lo ha cresciuto con tenerezza ancora viva nel suo cuore, con familiari fiumani che sono stati antifascisti e partigiani prima di dover fuggire profughi dalla dittatura titina , sempre vittime dell’orrore del nazionalismo.

Tutto ciò, la sua analisi storica, lucida e rigorosa, il fascino della cultura dei confini che mescola lingue e tradizioni, i suoi sofferti ricordi autobiografici sono il materiale del suo ultimo libro “ Eredità colpevole” appena uscito per Voland editore.

È scritto nella forma intrigante ed incalzante del giallo, un giallo storico coinvolgente e colto , non lungo ma arricchente dal punto di vista umano e culturale come un docufiction televisivo di eccellente qualità . 

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