I Martiri del nostro Tempo 

La pedagogia della Chiesa attraverso la Liturgia della scorsa settimana è stata chiara, con i sacerdoti celebranti con la veste rossa, simbolo del sangue versato nel Martirio.

Prima la festa dell’Esaltazione della Croce, qualcosa che stride con il nostro sentire contemporaneo a cui la Croce procura fastidio ma forse al sentire di tutti i tempi se S. Paolo definisce la Croce: “ scandalo per i giudei, stoltezza per i pagàni”.

Poi la festa di Maria Addolorata, la Madre di Gesù ai piedi della Croce. Immediatamente dopo S. Cipriano Martire, un vescovo dei primi tempi del Cristianesimo che si nasconde per sfuggire ad una delle persecuzioni degli imperatori romani ma poi si pente e si fa trovare in casa con la porta aperta quando verranno di nuovo a cercarlo per ucciderlo.

Infine la memoria dei Santi Martiri Coreani uccisi per la loro Fede a metà dell’800.

Sembrano storie lontane nel tempo , dalla nostra realtà, dalla nostra vita,  dal nostro mondo, quasi leggende incredibili e astratte.

Eppure la cronaca di questi giorni ci parla di Patrick Zaki, dopo più di due anni in carcere in attesa del giudizio oggi inizia il suo processo , giovane ricercatore dell’Università di Bologna, arrestato all’arrivo nel suo Egitto. È accusato di aver danneggiato l’immagine dell’Egitto e del suo governo per aver documentato in alcuni articoli on line  la difficile situazione dei Cristiani copti, la minoranza religiosa egiziana a cui appartiene la sua famiglia, fatta di stragi, violenze, discriminazioni quotidiane.

Infine quattordici cattolici afghani messi in salvo, all’ultimo momento, da aerei militari italiani e oggi rifugiati in Italia. Manca il padre di una di queste famiglie: ascoltava la Messa su un tablet, lo hanno scoperto e i Talebani lo hanno arrestato e non si sa più nulla della sua sorte. 

Il martirio, la sofferenza, il dolore, la persecuzione a causa della Fede in Cristo ridiventa così tremendamente attuale, contemporanea, ed interpella ancora la nostra Fede.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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La pedagogia della Chiesa attraverso la Liturgia della scorsa settimana è stata chiara, con i sacerdoti celebranti con la veste rossa, simbolo del sangue versato nel Martirio.

Prima la festa dell’Esaltazione della Croce, qualcosa che stride con il nostro sentire contemporaneo a cui la Croce procura fastidio ma forse al sentire di tutti i tempi se S. Paolo definisce la Croce: “ scandalo per i giudei, stoltezza per i pagàni”.

Poi la festa di Maria Addolorata, la Madre di Gesù ai piedi della Croce. Immediatamente dopo S. Cipriano Martire, un vescovo dei primi tempi del Cristianesimo che si nasconde per sfuggire ad una delle persecuzioni degli imperatori romani ma poi si pente e si fa trovare in casa con la porta aperta quando verranno di nuovo a cercarlo per ucciderlo.

Infine la memoria dei Santi Martiri Coreani uccisi per la loro Fede a metà dell’800.

Sembrano storie lontane nel tempo , dalla nostra realtà, dalla nostra vita,  dal nostro mondo, quasi leggende incredibili e astratte.

Eppure la cronaca di questi giorni ci parla di Patrick Zaki, dopo più di due anni in carcere in attesa del giudizio oggi inizia il suo processo , giovane ricercatore dell’Università di Bologna, arrestato all’arrivo nel suo Egitto. È accusato di aver danneggiato l’immagine dell’Egitto e del suo governo per aver documentato in alcuni articoli on line  la difficile situazione dei Cristiani copti, la minoranza religiosa egiziana a cui appartiene la sua famiglia, fatta di stragi, violenze, discriminazioni quotidiane.

Infine quattordici cattolici afghani messi in salvo, all’ultimo momento, da aerei militari italiani e oggi rifugiati in Italia. Manca il padre di una di queste famiglie: ascoltava la Messa su un tablet, lo hanno scoperto e i Talebani lo hanno arrestato e non si sa più nulla della sua sorte. 

Il martirio, la sofferenza, il dolore, la persecuzione a causa della Fede in Cristo ridiventa così tremendamente attuale, contemporanea, ed interpella ancora la nostra Fede.

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