l disertore non è un romanzo uscito da poco , è del 1961, scritto da Giuseppe Dessi’ autore sardo e di ambientazione sarda, scomparso nel 1977.

Racconto lungo o breve romanzo,  la sua storia si dipana tutta in un paese dell’interno della Sardegna, sullo sfondo gli anni dopo la fine della prima guerra mondiale con l’avvento del fascismo sostenuto anche dai signorotti locali , “ i prinzipales” , contro i giovani socialisti .

La vicenda è però tutta personale ed esistenziale in mezzo ai drammi della storia.

I protagonisti principali sono un prete, coadiutore anziano di una parrocchia affidata ad un brillante giovane monsignore , e l’anziana contadina che gli fa i servizi in casa, scalza e nera e resa quasi una statua dal dolore di aver perso in pochi mesi i suoi due figli in guerra, uno morto addirittura nei primi mesi di combattimento e l’altro ufficialmente disperso. 

La donna da anni fa i servizi per gratitudine , aveva quasi costretto il prete a fare un esorcismo, a cui neppure lui credeva, per guarire il più piccolo dei figli quando era bambino, e così in poco tempo era guarito dai vermi.

La donna non voleva essere pagata ma per correttezza il prete le mette su un libretto postale cinque lire che arrivano ad assommare a 830 lire che la vecchia contadina verserà tutti come suo obolo per un monumento ai caduti che i fascisti vogliono erigere in paese, dove figureranno uno accanto all’altro i due fratelli figli della donna. 

In realtà se uno è veramente caduto in guerra l’altro che è considerato disperso è il disertore che, venuto a morire di nascosto, dopo aver ucciso il suo capitano , in una capanna in montagna dove confesserà la sua colpa al prete che non solo non denuncerà mai il disertore ma anche dopo preferira’ che rimanga sepolto nella capanna in spregio alle leggi civili.

Il romanzo ha una prosa dura, scarna, essenziale, come i suoi protagonisti essenziali e duri, è una riattualizzazione della storia di Antigone e dell’eterno conflitto fra le ragioni della coscienza e dei sentimenti e quelle delle leggi degli uomini risolto dove nasce: nel segreto della coscienza , al di là delle parole. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Il disertore

l disertore non è un romanzo uscito da poco , è del 1961, scritto da Giuseppe Dessi’ autore sardo e di ambientazione sarda, scomparso nel 1977.

Racconto lungo o breve romanzo,  la sua storia si dipana tutta in un paese dell’interno della Sardegna, sullo sfondo gli anni dopo la fine della prima guerra mondiale con l’avvento del fascismo sostenuto anche dai signorotti locali , “ i prinzipales” , contro i giovani socialisti .

La vicenda è però tutta personale ed esistenziale in mezzo ai drammi della storia.

I protagonisti principali sono un prete, coadiutore anziano di una parrocchia affidata ad un brillante giovane monsignore , e l’anziana contadina che gli fa i servizi in casa, scalza e nera e resa quasi una statua dal dolore di aver perso in pochi mesi i suoi due figli in guerra, uno morto addirittura nei primi mesi di combattimento e l’altro ufficialmente disperso. 

La donna da anni fa i servizi per gratitudine , aveva quasi costretto il prete a fare un esorcismo, a cui neppure lui credeva, per guarire il più piccolo dei figli quando era bambino, e così in poco tempo era guarito dai vermi.

La donna non voleva essere pagata ma per correttezza il prete le mette su un libretto postale cinque lire che arrivano ad assommare a 830 lire che la vecchia contadina verserà tutti come suo obolo per un monumento ai caduti che i fascisti vogliono erigere in paese, dove figureranno uno accanto all’altro i due fratelli figli della donna. 

In realtà se uno è veramente caduto in guerra l’altro che è considerato disperso è il disertore che, venuto a morire di nascosto, dopo aver ucciso il suo capitano , in una capanna in montagna dove confesserà la sua colpa al prete che non solo non denuncerà mai il disertore ma anche dopo preferira’ che rimanga sepolto nella capanna in spregio alle leggi civili.

Il romanzo ha una prosa dura, scarna, essenziale, come i suoi protagonisti essenziali e duri, è una riattualizzazione della storia di Antigone e dell’eterno conflitto fra le ragioni della coscienza e dei sentimenti e quelle delle leggi degli uomini risolto dove nasce: nel segreto della coscienza , al di là delle parole. 

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54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.