Papa Francesco non si incontrerà con il Patriarca di Mosca Kirill: sarebbe un fatto di confusione ha detto, annullando di fatto l’incontro previsto a Gerusalemme .
Kirill nonostante lo scisma della Chiesa ortodossa russa in Ucraina dopo la nascita di una Chiesa ortodossa Ucraina autocefala, nonostante la contestazione in Russia da una parte del clero ortodosso di base proprio sulla guerra, continua a giudicare e a benedire la guerra di Putin come una crociata contro l’Occidente corrotto ed immorale, che tollera fin troppo i gay come del resto tollera Papa Francesco.
Il Papa deve registrare una grave battuta d’arresto sul terreno dell’ ecumenismo con le altre Chiese cristiane, soprattutto quelle ortodosse con le quali era più avanzato il dialogo e per di più sul terreno della pace nel mondo che sembrava più facile e scontato di antiche e a volte oscure e complicate questioni teologiche che facilmente dividono.
“Che siate uniti perché il mondo creda” ha detto Gesù ai suoi primi discepoli ma il mondo Cristiano si presenta diviso come non mai.
Papa Francesco per ora non andrà nemmeno a Kiev come pure vorrebbero i cattolici latini e di rito orientale dell’Ucraina ma anche di Polonia e Lituania vicinissime alla guerra, di maggioranza cattolica e che si sentono anche esse in pericolo.
Andando a Kiev sarebbe solo uno dei tanti capi di Stato che in questo momento fanno la passerella per portare la propria solidarietà a Zelenski ma più ancora al popolo Ucraino.
Questa scelta è forse quella che costa di più al Papa in termini di apprezzamento e comprensione ma il Papa non è un politico che prende le parti di un governo e di una nazione anche se è quella che ha molte ragioni e diritti conculcati con la forza bruta come è per l’Ucraina.
“Il mio Regno non è di questo mondo, Vi do la Pace, vi do la mia Pace ma non come la da il mondo”-
La Pace di Gesù non nasce da trattative pure importanti e necessarie, non nasce da vittorie sul campo o da sconfitte per la violenza del più forte, nasce dal cuore, dalla rinuncia, dal sacrificio, come quello che portò Gesù, incompreso , isolato e solo, incompreso perfino dai suoi discepoli , sulla Croce ed oggi il Papa in questo oggettivo fallimento del suo messaggio e della sua azione non è mai stato così simile e vicino a Gesù.