Alcuni si sono meravigliati a leggere che a Novara in centro ha operato fino a qualche giorno fa una banda di ragazzi che aggrediva degli altri giovani a caso picchiandoli.
È sembrata una cosa irrazionale, attuata da giovani immaturi, che non studiano e lavorano (in realtà spesso studiano o lavorano), una ragazzata che può avere esiti pericolosi ma niente a che fare con il mondo dei Grandi. In realtà il meccanismo psicologico della banda degli adolescenti novaresi non è diverso da quello che ispira i Grandi della Terra quando scatenano una guerra .
Per i ragazzi l’affermazione della propria identità collettiva passa dal dominio di un territorio su cui hanno la piena sovranità fino al punto di punire casualmente chi desiderano.
Per i Grandi della Terra l’alibi può essere la propria difesa culturale o religiosa, il controllo di fonti energetiche e alimentari ma siamo sempre al dominio del territorio che deve essere il più assoluto o incontrastato contro veri o presunti estranei.
C’è qualcosa quasi di genetico, atavico, indistruttibile anche dopo decenni di pace e di educazione collettiva ed individuale alla coesistenza pacifica che riemerge e che purtroppo può essere mobilitato per tornare alle guerre e non solo in una scazzottata in un parco cittadino.