L’estate che è alle nostre spalle è stata segnata da un intenso dibattito culturale su temi non scontati e non banali ma difficili e profondi come la famiglia, tradizionale o Queer, il ruolo della donna, i diritti di tutti e il concetto di minoranza , la libertà di parola e di espressione.
Da una parte la scrittrice Michela Murgia, una narratrice intensa ma anche una polemista fortemente impegnata sui temi del femminismo, della difesa delle diversità, dell’antifascismo .
La sua morte ancora giovane, causata da una malattia che ha affrontato in pubblico e con il suo pubblico, con grande forza d’animo e serenità ha mobilitato l’opinione pubblica.
Ai suo funerali centinaia di persone, delle migliaia presenti , si sono presentate con uno dei suoi libri in mano, testi che da settimane sono in testa alle classifiche delle vendite.
Dalla parte, si può dire opposta, è scoppiato il “ caso Vannacci”, non uno scrittore ma un alto ufficiale dei reparti d’ assalto, relegato a dirigere un istituto editoriale militare che stampa cartine e mappe tipografiche .
Vannacci scrive un saggio, non un romanzo o un memoir, a differenza della Murgia che è il vanto dei migliori editori italiani , il generale si autopubblica , senza editing e quindi, al di là delle idee, con palesi errori e ripetizioni , in edizione non cartacea su Amazon, in poche settimane il suo unico libro, di opinioni personali sulla società contemporanea, diventa un autentico raro caso di successo di vendite ma anche di pirateria on Line.
Vannacci rappresentante di un pensiero conservatore, fortemente conservatore, la Murgia di un pensiero progressista, fortemente progressista.
Tutto questo non sui social, anche se i social hanno contribuito a questi successi editoriali indubbiamente ma grazie ad uno strumento spesso dato per vecchio e superato: un libro, i libri.
I libri sono quindi ancora, al di là di contenuti e formato, cartaceo e/o editoriale, un veicolo e un luogo del dibattito politico e sociale della società italiana, il libro permane centrale, insostituibile, fondamentale per l’opinione pubblica.