La famiglia radicale di Eugenia Roccella

Ho voluto leggere il libro di Eugenia Roccella , Ministro della Famiglia del Governo Meloni , dal titolo: “ Una famiglia radicale “ per Rubbettino editore. 

Il libro la cui presentazione è stata di fatto impedita dall’ interruzione di un gruppo di giovani ambientalisti e filoabortisti ma in realtà più che altro intolleranti.

La famiglia radicale è la famiglia Roccella, Franco, socialista e radicale , fondatore dell’ Unione Goliardica Italiana, il movimento giovanile universitario laico da cui negli anni ‘60 sono usciti tanti politici come Craxi, Occhetto, lo stesso Pannella, ma anche avvocati, medici, professori universitari, la classe dirigente del Paese, poi Wanda la madre e lei Eugenia che sono stati fondatrici del Movimento di Liberazione della Donna, la più importante organizzazione femminista italiana. 

Una famiglia però allargata a figure come Sergio Stanzani, segretario dei Radicali, suo padrino di battesimo pur miscredente , a Liliana Pannella, sorella di Marco, sua madrina di cresima, a Marco che era fratello più che amico di Franco Roccella ma poi antagonista e nemico per quella politica che li ha profondamente uniti e poi divisi, perché Pannella era sempre divisivo e autocentrato ma che per Eugenia ad un certo punto è stato quasi più di suo padre. 

Una coppia, Franco e Wanda, di personalità all’opposto ma complementari che mai hanno voluto separarsi e approfittare di quel divorzio per la cui introduzione in Italia si erano tanto battuti.

I Radicali nemici della famiglia tradizionale, bella la prima parte in cui la Roccella descrive la sua famiglia di origine siciliana , una tribù affettuosissima e numerosa, in realtà erano essi stessi più che un partito un clan familiare, il clan di Pannella di cui la Roccella riconosce il contributo fondamentale a innovare la politica italiana, per troppo tempo troppo ideologica ma alla fine troppo aderente alla cultura esasperata della soggettività individuale con i suoi diritti che ci lascia tutti ancora più soli, senza una famiglia che ci appoggi e in cui noi possiamo essere figli, genitori , nipoti , e amarci e combatterci e alla fine ancora amarci . 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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La famiglia radicale di Eugenia Roccella

Ho voluto leggere il libro di Eugenia Roccella , Ministro della Famiglia del Governo Meloni , dal titolo: “ Una famiglia radicale “ per Rubbettino editore. 

Il libro la cui presentazione è stata di fatto impedita dall’ interruzione di un gruppo di giovani ambientalisti e filoabortisti ma in realtà più che altro intolleranti.

La famiglia radicale è la famiglia Roccella, Franco, socialista e radicale , fondatore dell’ Unione Goliardica Italiana, il movimento giovanile universitario laico da cui negli anni ‘60 sono usciti tanti politici come Craxi, Occhetto, lo stesso Pannella, ma anche avvocati, medici, professori universitari, la classe dirigente del Paese, poi Wanda la madre e lei Eugenia che sono stati fondatrici del Movimento di Liberazione della Donna, la più importante organizzazione femminista italiana. 

Una famiglia però allargata a figure come Sergio Stanzani, segretario dei Radicali, suo padrino di battesimo pur miscredente , a Liliana Pannella, sorella di Marco, sua madrina di cresima, a Marco che era fratello più che amico di Franco Roccella ma poi antagonista e nemico per quella politica che li ha profondamente uniti e poi divisi, perché Pannella era sempre divisivo e autocentrato ma che per Eugenia ad un certo punto è stato quasi più di suo padre. 

Una coppia, Franco e Wanda, di personalità all’opposto ma complementari che mai hanno voluto separarsi e approfittare di quel divorzio per la cui introduzione in Italia si erano tanto battuti.

I Radicali nemici della famiglia tradizionale, bella la prima parte in cui la Roccella descrive la sua famiglia di origine siciliana , una tribù affettuosissima e numerosa, in realtà erano essi stessi più che un partito un clan familiare, il clan di Pannella di cui la Roccella riconosce il contributo fondamentale a innovare la politica italiana, per troppo tempo troppo ideologica ma alla fine troppo aderente alla cultura esasperata della soggettività individuale con i suoi diritti che ci lascia tutti ancora più soli, senza una famiglia che ci appoggi e in cui noi possiamo essere figli, genitori , nipoti , e amarci e combatterci e alla fine ancora amarci . 

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