La Malnata è l’opera prima della giovane scrittrice Beatrice Salvioni, pubblicata presso Einaudi, che appartiene alla scuderia della Holden e che ho avuto il piacere e l’onore di avere come tutor in un corso di scrittura dell’ Università Cattolica di Milano.

Il romanzo che è già un caso editoriale per essere stato opzionato per uscire subito daimportanti case editrici all’estero è un romanzo dedicato a quel tempo unico di scoperta della vita e della libertà di una giovane adolescente nel momento in cui la libertà di una giovane donna è oppressa dal conformismo piccolo borghese dell’epoca , ambientato a Monza  negli anni ‘30 al tempo del fascismo dominante e della guerra di Etiopia.

La Malnata è una fiera figura di ragazza proletaria che non accetta di fare solo la vita delle femminucce ed è il capo di una piccola banda di maschi a cui si aggrega la protagonista e narratrice, figlia di una  famiglia borghese con una madre ipocrita e un padre rassegnato a non ribellarsi per salvare la sua fabbrichetta  di cappelli di feltro per l’esercito, così rabbiosa da essere demonizzata come una jettatrice.

È quasi una Huckleberry Finn al femminile , ma diventare donne è più difficile che farsi uomini, con il piccolo Lambro in cui bagnarsi i piedi nudi sulle rocce invece del Mississipi  ma più drammatica e violenta, che parla una lingua viva che ti sembra risuonare con la sua pesante inflessione lombarda. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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La Malnata

La Malnata è l’opera prima della giovane scrittrice Beatrice Salvioni, pubblicata presso Einaudi, che appartiene alla scuderia della Holden e che ho avuto il piacere e l’onore di avere come tutor in un corso di scrittura dell’ Università Cattolica di Milano.

Il romanzo che è già un caso editoriale per essere stato opzionato per uscire subito daimportanti case editrici all’estero è un romanzo dedicato a quel tempo unico di scoperta della vita e della libertà di una giovane adolescente nel momento in cui la libertà di una giovane donna è oppressa dal conformismo piccolo borghese dell’epoca , ambientato a Monza  negli anni ‘30 al tempo del fascismo dominante e della guerra di Etiopia.

La Malnata è una fiera figura di ragazza proletaria che non accetta di fare solo la vita delle femminucce ed è il capo di una piccola banda di maschi a cui si aggrega la protagonista e narratrice, figlia di una  famiglia borghese con una madre ipocrita e un padre rassegnato a non ribellarsi per salvare la sua fabbrichetta  di cappelli di feltro per l’esercito, così rabbiosa da essere demonizzata come una jettatrice.

È quasi una Huckleberry Finn al femminile , ma diventare donne è più difficile che farsi uomini, con il piccolo Lambro in cui bagnarsi i piedi nudi sulle rocce invece del Mississipi  ma più drammatica e violenta, che parla una lingua viva che ti sembra risuonare con la sua pesante inflessione lombarda. 

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