La Rivincita della Falcucci

Franca Falcucci per anni è stata la bestia nera della politica italiana: donna democristiana, parlamentare per molte legislature, è stata la prima Ministro della Pubblica Istruzione donna del nostro Paese, uno dei primi componenti di sesso femminile del governo dopo Tina Anselmi.

La Falcucci era oggetto di violente campagne di odio, in anni di violenze giovanili che spesso, purtroppo ,andavano oltre l’imbrattamento di aule e muri. 

Non piaceva per niente alla destra: aveva infatti abolito le classi differenziali per bambini svantaggiati in cui andavano a finire quasi sempre i meno ricchi, i più poveri e moltissimi immigrati italiani, allora negli anni ‘70 gli immigrati stranieri non esistevano , che erano figli di meridionali immigrati al Nord. 

Non piaceva per niente alla sinistra: aveva firmato un’intesa con la CEI per l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, che praticamente è l’attuale. 

Forte di carattere, preparata, dura, veniva presa di mira soprattutto, se non unicamente , per l’aspetto fisico e il modo di vestire. 

Forse non bella, di robusta costituzione, con un abbigliamento classico anzi decisamente antiquato , sembrava una massaia, non si parlava quasi mai delle sue proposte politiche e legislative, il discorso su di lei finiva subito sul fatto che nessuno l’avrebbe votata a Miss Italia, nessuno l’avrebbe invitata a cena, nessuno l’avrebbe sposata. 

La Falcucci se ne fregava di non essere la donna dei sogni degli italiani , giovani e meno giovani, andava diritta per la sua strada ed aveva lo stesso un mucchio di preferenze alle elezioni perché allora c’erano le preferenze .

Ora che di donne è pieno lo schieramento politico, non sono più quasi bestie rare, anche in posizioni di primo piano le donne spesso vengono giudicate ancora soprattutto per il look: troppo trascurate o troppo glamour, non importa, sembra di essere ancora ai suoi tempi, 50 anni fa. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Franca Falcucci per anni è stata la bestia nera della politica italiana: donna democristiana, parlamentare per molte legislature, è stata la prima Ministro della Pubblica Istruzione donna del nostro Paese, uno dei primi componenti di sesso femminile del governo dopo Tina Anselmi.

La Falcucci era oggetto di violente campagne di odio, in anni di violenze giovanili che spesso, purtroppo ,andavano oltre l’imbrattamento di aule e muri. 

Non piaceva per niente alla destra: aveva infatti abolito le classi differenziali per bambini svantaggiati in cui andavano a finire quasi sempre i meno ricchi, i più poveri e moltissimi immigrati italiani, allora negli anni ‘70 gli immigrati stranieri non esistevano , che erano figli di meridionali immigrati al Nord. 

Non piaceva per niente alla sinistra: aveva firmato un’intesa con la CEI per l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, che praticamente è l’attuale. 

Forte di carattere, preparata, dura, veniva presa di mira soprattutto, se non unicamente , per l’aspetto fisico e il modo di vestire. 

Forse non bella, di robusta costituzione, con un abbigliamento classico anzi decisamente antiquato , sembrava una massaia, non si parlava quasi mai delle sue proposte politiche e legislative, il discorso su di lei finiva subito sul fatto che nessuno l’avrebbe votata a Miss Italia, nessuno l’avrebbe invitata a cena, nessuno l’avrebbe sposata. 

La Falcucci se ne fregava di non essere la donna dei sogni degli italiani , giovani e meno giovani, andava diritta per la sua strada ed aveva lo stesso un mucchio di preferenze alle elezioni perché allora c’erano le preferenze .

Ora che di donne è pieno lo schieramento politico, non sono più quasi bestie rare, anche in posizioni di primo piano le donne spesso vengono giudicate ancora soprattutto per il look: troppo trascurate o troppo glamour, non importa, sembra di essere ancora ai suoi tempi, 50 anni fa. 

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