La vita è spesso spietata. Diciamo che più della vita sono gli altri che sono spietati. Hanno i loro obiettivi, le loro regole, i loro confini e le loro patrie, le loro idee e i loro principi , per salvaguardarli spesso non possono andare per il sottile.
Ognuno ne è vittima, chi più chi meno, in un dato momento e chi in un altro. A questo punto quando tocca a noi non saremo di meno, del resto non sarebbe giusto, gli altri ne potrebbero approfittare.
E’ così da sempre, probabilmente sarà così per sempre.
Ecco la Pasqua (cristiana) segna qualcosa di diverso: un uomo non vuole ripagare gli altri con la stessa spietatezza che ha ricevuto anche se questo gli costerà tutto. Chiede poi ai suoi seguaci di fare lo stesso: la maggior parte non lo farà ma molti sì, continuano a farlo in nome suo.
Non è facile per niente: occorre una grande fede, soprattutto nella resurrezione di Gesù, per cui la spietatezza non venga corrisposta con altrettanta spietatezza. La Pasqua, il suo mistero, è tutta in questo.