Dopo i risultati raggiunti dalla difesa Ucraina penso che non sia stato un errore inviare delle armi agli ucraini.
Avevo anch’io i miei dubbi sull’ invio delle armi di difesa, oggi meno, sono però contrario sempre all’invio di aerei e carri armati da parte della NATO e dei suoi paesi membri .
Armi va bene ma fino ad un certo punto, sono in contraddizione? Si, per quelli che chiedono agli ucraini di arrendersi oppure per quelli che perfino vorrebbero un intervento armato a fianco degli Ucraini sono contraddittorio, non risolutivo, troppo un po’ di qua e un po’ di là ma penso che sia meglio esserlo, oggi.
Sono favorevole all’aumento delle spese militari, non arrivare subito al 2% del PIL, no lo stato della nostra economia non ce lo permette ma un segnale politico si deve dare: alla Russia, ai nostri alleati e a noi stessi.
Non aumenti massicci ed indiscriminati a scapito di altre priorità sociali ma un segnale anche sulle spese militari va dato, certamente.
Un segnale di unità con il resto delle nazioni europee che lo hanno deciso , di unità con gli USA, perché vogliamo essere aiutati e compresi nei nostri problemi economici legati al post-pandemia, all’impatto negativo che le sanzioni alla Russia stanno già avendo sui costi dell’energia e affrontare insieme agli USA e all’Europa questi problemi.
Vogliamo aiuti ed essere compresi ma allora dobbiamo comprendere ed aiutare anche noi facendoci carico anche in parte delle esigenze militari degli altri partner e delle spese relative .
Dobbiamo difenderci anche con le armi se necessario e nel contempo non rinunciare al nostro stato democratico, al diritto per chi vuole dubitare che l’aumento delle spese militari sia giusto e lo contesta, al nostro stato sociale fatto di cure gratuite per tutti ed assistenza ai più poveri, fare tutto insieme non sarà facile ma non era facile nemmeno prima della guerra e negli anni ‘70 e ‘80 ai tempi della Guerra Fredda e del Terrore Nucleare, non ci sono mai tempi facili, non ci sono mai stati e non ci saranno.