Lega di Giordano: di lotta e di Governo

L’intervista de La Stampa a Massimo Giordano, già per 9 anni Sindaco di Novara, per volontà degli elettori novaresi ma anche di Bossi e Berlusconi, potrebbe essere anche solo liquidata come la solita “ guasconata” , uno stile comunicativo un po’ sopra le righe, per evidenziare il nuovo ruolo da Segretario provinciale della Lega novarese. 

Emerge un volto della Lega “ di lotta e di governo”: da una parte Giordano lancia l’allarme sull’insicurezza , è in evidenza sotto gli occhi di tutti, a Novara e soprattutto in alcune zone e la volontà di impegnare la Lega in manifestazioni forti pubbliche per chiedere più ordine. 

È una richiesta che si fa fatica a non sottoscrivere anche da parte di chi non fosse leghista. 

Dall’altra Giordano non si accorge che non siamo più nel 2011: Novara da 7 anni è governata da un Sindaco leghista che ha scelto lui stesso, che è stato rieletto nel secondo mandato con un notevole successo personale, che l’Assessore preposto alla sicurezza è un leghista, che il suo predecessore immediato era un leghista, che la Provincia di Novara è amministrata dal centrodestra, che la Regione Piemonte è amministrata dal centrodestra, che soprattutto il Ministro dell’ Interno è un uomo di fiducia di Salvini che ne ha il suo massimo sostegno e fiducia. 

La richiesta quindi di maggiore sicurezza che Giordano a nome della Lega pretende  è tutta interna a loro: nemmeno dalla Lega a Fdi che esprime il Premier e nel giro di qualche anno è diventato il primo partito a Novara doppiando anche la Lega. 

Sembra una lite in famiglia, più che altro questo sbotto di Giordano , più un regolamento di conti nel partito e fra leghisti .

Qualcuno la legge come una fase di riposizionamento interno in vista delle prossime elezioni regionali del Piemonte in cui la Lega, sulla scorta degli attuali risultati elettorali, non può , ragionevolmente, sperare di riconfermare tutta la squadra novarese  uscente: Perugini, Lanzo, Nicotra, più Marnati in Giunta. 

Dare ragione a questa analisi significa prevedere una fase di turbolenza fuori e dentro la Lega e dentro la Giunta e il Consiglio Comunale di Novara, con quali echi esterni visibili a tutti e quali effetti pratici è difficile dirlo oggi. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Lega di Giordano: di lotta e di Governo

L’intervista de La Stampa a Massimo Giordano, già per 9 anni Sindaco di Novara, per volontà degli elettori novaresi ma anche di Bossi e Berlusconi, potrebbe essere anche solo liquidata come la solita “ guasconata” , uno stile comunicativo un po’ sopra le righe, per evidenziare il nuovo ruolo da Segretario provinciale della Lega novarese. 

Emerge un volto della Lega “ di lotta e di governo”: da una parte Giordano lancia l’allarme sull’insicurezza , è in evidenza sotto gli occhi di tutti, a Novara e soprattutto in alcune zone e la volontà di impegnare la Lega in manifestazioni forti pubbliche per chiedere più ordine. 

È una richiesta che si fa fatica a non sottoscrivere anche da parte di chi non fosse leghista. 

Dall’altra Giordano non si accorge che non siamo più nel 2011: Novara da 7 anni è governata da un Sindaco leghista che ha scelto lui stesso, che è stato rieletto nel secondo mandato con un notevole successo personale, che l’Assessore preposto alla sicurezza è un leghista, che il suo predecessore immediato era un leghista, che la Provincia di Novara è amministrata dal centrodestra, che la Regione Piemonte è amministrata dal centrodestra, che soprattutto il Ministro dell’ Interno è un uomo di fiducia di Salvini che ne ha il suo massimo sostegno e fiducia. 

La richiesta quindi di maggiore sicurezza che Giordano a nome della Lega pretende  è tutta interna a loro: nemmeno dalla Lega a Fdi che esprime il Premier e nel giro di qualche anno è diventato il primo partito a Novara doppiando anche la Lega. 

Sembra una lite in famiglia, più che altro questo sbotto di Giordano , più un regolamento di conti nel partito e fra leghisti .

Qualcuno la legge come una fase di riposizionamento interno in vista delle prossime elezioni regionali del Piemonte in cui la Lega, sulla scorta degli attuali risultati elettorali, non può , ragionevolmente, sperare di riconfermare tutta la squadra novarese  uscente: Perugini, Lanzo, Nicotra, più Marnati in Giunta. 

Dare ragione a questa analisi significa prevedere una fase di turbolenza fuori e dentro la Lega e dentro la Giunta e il Consiglio Comunale di Novara, con quali echi esterni visibili a tutti e quali effetti pratici è difficile dirlo oggi. 

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