Ritengo che non fosse opportuno che Ilaria Salis venisse candidata prima che si chiudesse la vicenda giudiziaria che la riguarda. Anche per questo non l’ho votata ma ora che è deputata europea ha il diritto e il dovere di sedere a Bruxelles e non stare in carcere.
Devo dire che però i suoi più forti e convinti elettori non sono stati i 127 mila italiani che le hanno dato la preferenza. Sono, invece, i deputati italiani di centrodestra che ieri hanno cercato di ammazzare a legnate un deputato dell’opposizione e solo l’intervento dei commessi giunti in massa ha impedito che si andasse oltre i tre giorni di prognosi per il deputato grillino: tre giorni di prognosi, esattamente come per i neonazisti ungheresi, quelli che é accusata di aver picchiato la Salis.
Solo che la Salis per questo ha già scontato senza processo un anno e mezzo di carcere duro in Ungheria e si trova ancora agli arresti domiciliari a Budapest, per degli scontri di piazza e non in Parlamento.
Gli “onorevoli” del centrodestra forse, se la moviola li identifica, avranno un giorno o due di sospensione dai lavori dell’aula.
Ecco, la sentenza di assoluzione sulla Salis l’ha data senza volerlo la destra.
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