L’episodio del tentativo di censura da parte della Rai dell’intervento tv dello scrittore Antonio Scurati sembra essersi concluso con il gesto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di pubblicare sul proprio profilo social lo stesso discorso del romanziere che la criticava. Meloni, però, nello stesso tempo accusa Scurati di farne una questione di soldi, accuse respinte dall’interessato.
E’ indubbio che Scurati con la sua trilogia mussoliniana avvincente e rigorosa oltre a riportare in auge il genere del romanzo storico, genere italiano per eccellenza e da sempre anche politico, risulta essere uno degli autori più letti dal grande pubblico e apprezzati dalla critica non solo italiana.
Quanto però è letto veramente Scurati, che forse con tutti e tre i libri su Mussolini e altri come quello sulla vita di Leone Ginzburg, eroe della Resistenza, o il breve saggio sul populismo, ha sfiorato il milione di copie vendute?
Ancora troppo poco e così altri autori di diverso parere come, per esempio, l’autore di destra Pierangelo Buttafuoco, romanziere e oggi presidente della Biennale di Venezia nominato dal governo di centrodestra.
Ecco, speriamo che questa vicenda di brutta televisione porti nuovi lettori anche se non mi faccio illusioni.
Senza nuovi e più forti lettori il livello della politica e della società in generale e del nostro dibattito pubblico potrà solo decrescere e abbassarsi e non è solo quindi un problema di censura.