Il trasferimento degli immigrati in Albania in centri sorvegliati dalla nostra Guardia di Finanza e dalla nostra Polizia ci spalanca la finestra sui rapporti attuali Italia-Albania. Lì ogni anno decine di migliaia di italiani approdano in cerca di fortuna che è avere cure e protesi dentarie anche al 50% di quanto le pagherebbero in Italia e poi rifarsi il naso, i capelli , le labbra e magari il seno in cliniche gestite spesso da medici italiani.
Fortuna è quella che hanno trovato in questi anni migliaia di studenti italiani di medicina, esclusi e scoraggiati dai test del numero programmato in Italia e che hanno potuto frequentare e laurearsi medici in facoltà di università italiane site in Albania.
Fortuna è quella di migliaia di imprenditori italiani che in Albania hanno potuto trasferire le loro attività con costi di salario e contributi inferiori perfino ai più bassi dei salari italiani e senza tutele sindacali di rilievo.
Agli albanesi che vengono a vivere e lavorare in Italia andrebbe eretto un monumento per il coraggio e l’amore per l’Italia, che a noi spesso fa difetto, mentre il più piccolo degli scolari albanesi conosce a memoria la formazione della Nazionale italiana di calcio.
Quando, prima o poi, l’Albania entrerà nell’Unione Europea, allora l’Italia sarà finalmente un protettorato albanese.