Sergio Mattarella non sarà più, molto probabilmente, il nostro Presidente della Repubblica ma continuerà a servire il nostro Paese come Senatore a vita, come prevede la Costituzione e anche in questo caso la Costituzione sarebbe da non modificare perché vuole che le istituzioni non si privino di bagagli di esperienza e autorevolezza morale come quello del Presidente Mattarella.
La sua ultima lezione è proprio quella di aver rifiutato, fin dall’inizio, ogni ipotesi di secondo mandato, ritenendolo che possa essere un’eccezione da non ripetere.
Questo perché il Presidente è una figura diversa da un Re a vita ma abbiamo visto che anche in Belgio, Olanda, Spagna i Re e le Regine ad un certo punto escono di scena.
Perché chi si è sforzato di essere im garante dell’unità nazionale sopra i partiti non può essere di nuovo occasione di divisioni fra i partiti stessi come sta avvenendo in queste votazioni per il suo successore.
Perché soprattutto “ tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile “come mi ha ripetuto fino all’ultimo la mia nonna Marietta corregionale di Mattarella e donna comune.
In un tempo in cui ognuno pensa di essere indispensabile, decisivo, troppo importante Mattarella si è ricordato semplicemente di ciò che Gesù ha insegnato a noi cristiani: “ dopo che avrete fatto tutto quello che dovete fare ricordatevi che siete solo servi inutili “.