Giorgia Meloni non è Silvio Berlusconi: Berlusconi era un uomo che spesso perdeva letteralmente la testa per le donne e ha perso dietro le donne non solo decine di milioni di euro ma probabilmente ha perso moltissimo politicamente per questo.
Meloni è una donna che ha dimostrato di non mescolare carriera politica e sentimenti a differenza del suo Ministro della Cultura Sangiuliano.
Berlusconi era uno degli uomini più ricchi del mondo ma quando ha visto a rischio il suo impero televisivo non ha esitato a mettersi in politica ma la sua ricchezza, i modi per accumularla e conservarla, lo hanno visto invischiato in tante vicende giudiziarie che poi ha cercato di sanare con leggi e leggine, dando vita a furibonde lotte , quasi corpo a corpo, con la magistratura in generale e qualche giudice in particolare.
Da questo punto di vista ha ragione Giorgia Meloni di dirsi “non ricattabile” mentre Berlusconi lo hanno ricattato un po’ tutti e anche lui non si è mai fatto pregare per cedere.
Non è ricca come lui, nemmeno lontanamente, ha sempre e solo fatto politica, non ha guai giudiziari.
Per questo proprio lei che ha sempre detto di essere scesa in politica ispirata da Falcone e Borsellino, due magistrati, mentre Berlusconi faceva fatica a pronunciare la parola antimafia, non dovrebbe avere nessun interesse a combattere la magistratura per partito preso eppure è quello che sembra stia facendo.
Da una parte il decreto sicurezza e altre norme che inaspriscono le pene e la stessa carcerazione, dall’altra una delegittimazione dei magistrati che devono indagare e chiedere di sanzionare pesantemente questi reati: una insanabile contraddizione.