Quando Elly Schlein si è candidata a Segretario del Pd, decisamente più tardi di Bonaccini che era partito molto tempo prima, avrebbe voluto già succedere a Zingaretti, ho pensato subito che non poteva farcela. 

Avrei votato la Schlein, dopo aver saltato diverse Primarie, solo per affermare all’interno del Pd un punto di vista diverso, più radicale , sulle questioni del lavoro e della sua tutela: io e la Schlein la pensiamo uguale sul fatto che si dovrebbe tornare indietro rispetto all’abolizione dell’art.18 voluta da Renzi, una scelta che mi aveva portato a non rinnovare più la tessera del Pd fino al ritorno di Letta.

Pensavo che il corpaccione del Pd dopo la “ cura renziana” una come Elly non l’avrebbe buttata giù e infatti alla Schlein alle Primarie interne ha preferito Bonaccini.

La straordinaria partecipazione popolare, nonostante il Pd non abbia più la forza organizzativa di un tempo con la riduzione dei seggi, ha consentito a Schlein di vincere contro il voto degli iscritti grazie a chi non si è più iscritto o non è mai stato iscritto. 

Ora dirò un’eresia: anche Renzi vinse le prime Primarie così, trascinando ai seggi tantissimi non iscritti che volevano vedere un Pd diverso, più nuovo e più giovane, non più moderato o più centrista ma solamente più giovane e più nuovo. 

Renzi poi ha smentito e deluso troppo: il successo non gli ha fatto bene, ha gestito il Pd da solo e troppo per se stesso. 

Il mio augurio a Schlein che ho votato e di cui apprezzo molto l’impegno ambientalista e sociale ma non necessariamente tutto quello che dice è di continuare ad essere quello che è apparsa: umile, modesta, più convinta che in un Partito Democratico conti più il Noi che l’Io, più la comunità del leader o della leader, di decidere sempre sentendo e coinvolgendo il più possibile più gente possibile.

Quella gente che ieri si è messa in fila per dare 2 euro e più ed esprimere un voto ha chiesto, soprattutto, questo.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Perchè ha vinto Elly

Quando Elly Schlein si è candidata a Segretario del Pd, decisamente più tardi di Bonaccini che era partito molto tempo prima, avrebbe voluto già succedere a Zingaretti, ho pensato subito che non poteva farcela. 

Avrei votato la Schlein, dopo aver saltato diverse Primarie, solo per affermare all’interno del Pd un punto di vista diverso, più radicale , sulle questioni del lavoro e della sua tutela: io e la Schlein la pensiamo uguale sul fatto che si dovrebbe tornare indietro rispetto all’abolizione dell’art.18 voluta da Renzi, una scelta che mi aveva portato a non rinnovare più la tessera del Pd fino al ritorno di Letta.

Pensavo che il corpaccione del Pd dopo la “ cura renziana” una come Elly non l’avrebbe buttata giù e infatti alla Schlein alle Primarie interne ha preferito Bonaccini.

La straordinaria partecipazione popolare, nonostante il Pd non abbia più la forza organizzativa di un tempo con la riduzione dei seggi, ha consentito a Schlein di vincere contro il voto degli iscritti grazie a chi non si è più iscritto o non è mai stato iscritto. 

Ora dirò un’eresia: anche Renzi vinse le prime Primarie così, trascinando ai seggi tantissimi non iscritti che volevano vedere un Pd diverso, più nuovo e più giovane, non più moderato o più centrista ma solamente più giovane e più nuovo. 

Renzi poi ha smentito e deluso troppo: il successo non gli ha fatto bene, ha gestito il Pd da solo e troppo per se stesso. 

Il mio augurio a Schlein che ho votato e di cui apprezzo molto l’impegno ambientalista e sociale ma non necessariamente tutto quello che dice è di continuare ad essere quello che è apparsa: umile, modesta, più convinta che in un Partito Democratico conti più il Noi che l’Io, più la comunità del leader o della leader, di decidere sempre sentendo e coinvolgendo il più possibile più gente possibile.

Quella gente che ieri si è messa in fila per dare 2 euro e più ed esprimere un voto ha chiesto, soprattutto, questo.

© 2020-2024 La Voce di Novara
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54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.