Per chiedere e cercare di ottenere la Pace fra Ucraina e Russia non è necessario sforzarsi di trovare delle ragioni nella posizione Russa, di non demonizzare Putin e di fare una lista interminabile di errori veri, presunti e falsi della NATO e degli USA.

Il torto spesso sta di più e peggio da una parte, uno dei due contendenti non sarà un Santo ma risulta decisamente migliore esteticamente e moralmente dell’altro più grande e più forte. 

L’assenza di guerra raramente si fonda su accordi giusti, perfetti, equilibrati e non esistono autorità sovranazionali che li possano imporre. 

La Pace si fonda sempre su accordi ingiusti perché devono tenere sempre principalmente se non solo dei rapporti di forza e di forza bruta e di uso della forza.

Sono sempre compromessi per evitare mali ancora peggiori come molte più vite uccise, molti più beni persi, molti più profughi, un allargamento del conflitto. 

Significano che non ci si combatte più e non che si ritorna a commerciare e a frequentarci esattamente come prima.

In genere non arrivano a maturazione gli accordi quando sarebbe opportuno , arrivano spesso molto tardi e a volte perfino troppo tardi.

Chi è fuori dal conflitto non può fare molto:  può dare lui qualcosa per accontentare qualcuno, può continuare a chiedere alle parti di trovare un accordo, può inventare delle soluzioni e proporle sapendo che più che proporle non può fare a meno di non intraprendere un altro conflitto contro i due contendenti. 

La realtà è che nessuna delle grandi potenze vecchie, USA e Russia o Cina e nemmeno le nuove come l’India e quindi nemmeno le ex potenze come Francia e Gran Bretagna accetta autorità esterne e quindi neanche le piccole e piccolissime potenze le possono accettare se non per paura e per stanchezza dalle grandi potenze. 

La Pace è quindi un punto intermedio da raggiungere, che non potrà soddisfare nessuna delle parti,tantomeno la giustizia e i diritti dei popoli e dell’ uomo e  che potrà reggere per un certo lasso di tempo, mai abbastanza lungo, fino ad una nuova guerra. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Per chiedere e cercare di ottenere la Pace fra Ucraina e Russia non è necessario sforzarsi di trovare delle ragioni nella posizione Russa, di non demonizzare Putin e di fare una lista interminabile di errori veri, presunti e falsi della NATO e degli USA.

Il torto spesso sta di più e peggio da una parte, uno dei due contendenti non sarà un Santo ma risulta decisamente migliore esteticamente e moralmente dell’altro più grande e più forte. 

L’assenza di guerra raramente si fonda su accordi giusti, perfetti, equilibrati e non esistono autorità sovranazionali che li possano imporre. 

La Pace si fonda sempre su accordi ingiusti perché devono tenere sempre principalmente se non solo dei rapporti di forza e di forza bruta e di uso della forza.

Sono sempre compromessi per evitare mali ancora peggiori come molte più vite uccise, molti più beni persi, molti più profughi, un allargamento del conflitto. 

Significano che non ci si combatte più e non che si ritorna a commerciare e a frequentarci esattamente come prima.

In genere non arrivano a maturazione gli accordi quando sarebbe opportuno , arrivano spesso molto tardi e a volte perfino troppo tardi.

Chi è fuori dal conflitto non può fare molto:  può dare lui qualcosa per accontentare qualcuno, può continuare a chiedere alle parti di trovare un accordo, può inventare delle soluzioni e proporle sapendo che più che proporle non può fare a meno di non intraprendere un altro conflitto contro i due contendenti. 

La realtà è che nessuna delle grandi potenze vecchie, USA e Russia o Cina e nemmeno le nuove come l’India e quindi nemmeno le ex potenze come Francia e Gran Bretagna accetta autorità esterne e quindi neanche le piccole e piccolissime potenze le possono accettare se non per paura e per stanchezza dalle grandi potenze. 

La Pace è quindi un punto intermedio da raggiungere, che non potrà soddisfare nessuna delle parti,tantomeno la giustizia e i diritti dei popoli e dell’ uomo e  che potrà reggere per un certo lasso di tempo, mai abbastanza lungo, fino ad una nuova guerra. 

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