Silvio Berlusconi difficilmente potrebbe essere dimenticato anche senza bisogno di dedicargli la Malpensa.
Berlusconi è stato presidente di un Milan vittorioso in tutte le coppe europee, presidente di un network televisivo privato fra i maggiori d’Europa e tuttora molto seguito, presidente del Consiglio per otto anni e presidente di un partito che, nato dal nulla, è diventato subito per decenni il più votato dagli italiani.
Poi è stato il più discusso, il più contestato, il più processato, il più condannato e il più assolto, il più prescritto, il più al centro di gossip, il più spettacolare e teatrale e cinematografico, il più amato e anche il più odiato, il più ricco.
Non lo dimenticheremo mai, non potremmo dimenticarlo mai, anche volendo .
Per questo il voler dedicare a tutti costi, nonostante le molte proteste e critiche, in fretta e furia l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi è qualcosa fra l’inutilmemte provocatorio e l’assolutamente inutile.
Quando una cosa è inutile certamente il ministro Salvini la farà e lo ricorderemo soprattutto per questi suoi inutili atti di governo.
Nell’estate degli aerei più costosi, dei treni più in ritardo e più fermi, dei lavori che congestionano le autostrade come sempre e più di sempre, Salvini ha dato questo unico segno di vita oltre ad un amore mai sopito per Putin.
Finora Salvini non ha chiesto di dedicare nulla a Putin che in genere gli ospedali e gli aeroporti li bombarda e li distrugge.
Magari lo deciderà la prossima estate, sempre che il governo ci sia ancora.