Un’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia non avrebbe alcuna giustificazione razionale politica ed economica e sociale.
La richiesta dell’Ucraina di aderire alla NATO, richiesta avanzata da tempo ma per cui non esiste alcuna istruttoria ufficiale,non può essere presa in considerazione perché lo Statuto della NATO esclude l’adesione di Paesi che abbiano conflitto interni in corso, è una richiesta legittima ma anche se la Russia la sente come una minaccia non può costituire un alibi per un’aggressione con la forza.
Il fatto di aderire alla NATO non comporterebbe la presenza di armi nucleari americane sul territorio ucraino, sono molti i Paesi aderenti alla NATO che non hanno basi militari americane sul
proprio territorio e tanto meno nucleari ma comunque deve essere oggetto di trattative e non risolto nel sangue da Putin.
È palese dal discorso che ha fatto Putin alla nazione che questo autocrate non riconosce il diritto di esistere come entità autonoma all’Ucraina, una volontà inaccettabile per il diritto internazionale e lo statuto dell’Onu ma disconosce gli stessi accordi di Minsk stipulati fra Putin e il governo ucraino che riconoscevano gli attuali confini dell’ Ucraina.
Si tratterebbe di un precedente pericolosissimo e Putin dimostrerebbe di non aver voluto ascoltare i numerosi appelli fatti dalla comunità internazionale alla trattativa e alla rinuncia dell’uso della forza e della guerra che gli sono stati rivolti in questi giorni in modo pressante ed accorato .