Sicurezza e anziani, il Governo non ha torto

La scorsa settimana si è assistito a un attacco al diritto di sciopero nel nostro Paese portato avanti dal solito ministro Salvini che ne ha voluto limitare la durata nel caso dei trasporti. Inaccettabile non solo perché nel nostro Paese, da tempo, si sciopera già molto poco, ma perché vuole restringere ogni spazio di dialettica sociale e perché cerca, inutilmente, di distrarre l’opinione pubblica dal mancato rispetto di tante promesse, forse troppo avventate, su pensioni e sanità da parte della stessa maggioranza di Governo. 

Il disegno di legge sulla sicurezza, approvato invece dal Consiglio dei Ministri, che dovrà però essere trasformato in legge dal Parlamento, non si può dire che non colga molte giuste attese dei cittadini.

Innanzitutto sia benedetto il giro di vite contro scippi e truffe a danno di più fragili e anziani: pene più severe, possibilmente certe nell’applicazione, sono il minimo per troppi e troppi episodi di inganno e raggiri ai danni dei nostri anziani, dalla “ truffa del nipote” agli ori da purificare , di cui sono ormai ricchissime le cronache quotidiane e non ci può essere timori di eccedere nell’allarme sociale, nella deplorazione e soprattutto nella repressione di quanto continua a succedere. 

Anche reprimere e soprattutto intervenire rapidamente per liberare la casa da inquilini abusivi era ed tuttora necessario: anziani che devono lasciare, temporaneamente, la propria casa per essere ricoverati in ospedale e la trovano occupata da estranei, le loro cose distrutte e la serratura cambiata e faticano a rientrare a casa loro, non case sfitte e vuote abusivamente occupate ma case abitate e vissute, essere sfrattati dalla propria casa pagata con mille sacrifici.

Punire più severamente la resistenza alle forze di polizia, chi sfregia e vandalizza gli edifici pubblici, con scuse più o meno politiche o per menefreghismo e inciviltà o blocca la circolazione stradale era necessario. 

La libertà, come quella di scioperare va garantita sempre così come la libertà di vivere tranquilli nella propria casa, andare alla posta, farsi curare senza essere vittima di sciacalli e approfittatori. 

C’è da augurarsi che tutto il Parlamento, senza distinzioni di maggioranza ed opposizione, convenga su queste necessità ed emergenze .

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Sicurezza e anziani, il Governo non ha torto

La scorsa settimana si è assistito a un attacco al diritto di sciopero nel nostro Paese portato avanti dal solito ministro Salvini che ne ha voluto limitare la durata nel caso dei trasporti. Inaccettabile non solo perché nel nostro Paese, da tempo, si sciopera già molto poco, ma perché vuole restringere ogni spazio di dialettica sociale e perché cerca, inutilmente, di distrarre l’opinione pubblica dal mancato rispetto di tante promesse, forse troppo avventate, su pensioni e sanità da parte della stessa maggioranza di Governo. 

Il disegno di legge sulla sicurezza, approvato invece dal Consiglio dei Ministri, che dovrà però essere trasformato in legge dal Parlamento, non si può dire che non colga molte giuste attese dei cittadini.

Innanzitutto sia benedetto il giro di vite contro scippi e truffe a danno di più fragili e anziani: pene più severe, possibilmente certe nell’applicazione, sono il minimo per troppi e troppi episodi di inganno e raggiri ai danni dei nostri anziani, dalla “ truffa del nipote” agli ori da purificare , di cui sono ormai ricchissime le cronache quotidiane e non ci può essere timori di eccedere nell’allarme sociale, nella deplorazione e soprattutto nella repressione di quanto continua a succedere. 

Anche reprimere e soprattutto intervenire rapidamente per liberare la casa da inquilini abusivi era ed tuttora necessario: anziani che devono lasciare, temporaneamente, la propria casa per essere ricoverati in ospedale e la trovano occupata da estranei, le loro cose distrutte e la serratura cambiata e faticano a rientrare a casa loro, non case sfitte e vuote abusivamente occupate ma case abitate e vissute, essere sfrattati dalla propria casa pagata con mille sacrifici.

Punire più severamente la resistenza alle forze di polizia, chi sfregia e vandalizza gli edifici pubblici, con scuse più o meno politiche o per menefreghismo e inciviltà o blocca la circolazione stradale era necessario. 

La libertà, come quella di scioperare va garantita sempre così come la libertà di vivere tranquilli nella propria casa, andare alla posta, farsi curare senza essere vittima di sciacalli e approfittatori. 

C’è da augurarsi che tutto il Parlamento, senza distinzioni di maggioranza ed opposizione, convenga su queste necessità ed emergenze .

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