Non c’è giorno che non passa che l’ex Presidente Trump non  dichiari che “ se ci fosse stato lui( alla Presidenza degli USA) la guerra non sarebbe scoppiata. “

Sarebbe solo una delle tante dichiarazioni megalomani di Trump a cui si trova sempre in Italia qualcuno che vi abbocca , tipo il solito Salvini, negato per la politica estera, in un delirio per cui il Presidente degli USA potrebbe tutto, perfino decidere per Putin, un delirio in cui, a volte, paradossalmente, cadono anche gli antiamericanisti che vogliono far ricadere tutte le colpe del mondo sugli USA. 

Perché è un’affermazione falsa anzi se siamo arrivati a questo punto ci sono delle precise responsabilità di Trump ? 

Diciamo che Trump non ha voluto mai in nessun modo continuare i negoziati internazionali con le altre potenze atomiche, innanzitutto la Russia, per ridurre gli armamenti nucleari tattici e strategici che era stato un vanto anche di Presidenti di destra come Reagan e Bush padre. 

Per Trump fare ancora grande l’America significava anche non rinunciare a quel primato competitivo nei confronti del mondo e delle stesse altre potenze nucleari, Russia e Cina in primis, che consiste nel possedere il più grande arsenale atomico del mondo. 

Trump riteneva che la competizione mondiale fosse ormai USA contro Cina dal punto di vista economico , politico e militare, che dall’ Atlantico si fosse ormai spostata sul Pacifico, con la tensione con la Corea del Nord e i suoi esperimenti nucleari dietro cui vedeva sempre Pechino . 

Per questo la Nato era ormai un ferro vecchio , bisognava cominciare a ritirarsi dall’ Europa, con Trump si è raggiunto il numero più basso di soldati americani in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale, smantellare basi militari in Europa, accollare buona parte delle spese Nato agli alleati europei. 

Teoricamente questa progressiva dismissione della NATO da parte degli USA avrebbe dovuto significare una maggiore sicurezza per Putin e la Russia.

In realtà, con buona pace di chi addossa volentieri tutte le colpe alla NATO che avrebbe fatto sentire insicuro Putin, il ritiro degli USA dal vecchio continente è parso a Putin come un via libera alle sue mire espansionistiche, al suo tentativo di ricostruire anche solo parzialmente l’impero sovietico con la sua zona di influenza.

Anche il ritiro dall’Afghanistan già promesso e progettato da Trump e poi attuato da Biden è parso come il prevalere di una linea isolazionista e non interventista negli USA maggiormente se non esclusivamente interessati al duro confronto con la Cina che altro. 

Trump dunque non è mai stato un pacifista semmai un conservatore del

primato nucleare americano e disinteressato a creare problemi a Putin semmai visto come un alleato per frenare la costruzione dell’Unione Europea, esattamente come i tanti  sovranisti italiani ed europei. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Trump e la Guerra

Non c’è giorno che non passa che l’ex Presidente Trump non  dichiari che “ se ci fosse stato lui( alla Presidenza degli USA) la guerra non sarebbe scoppiata. “

Sarebbe solo una delle tante dichiarazioni megalomani di Trump a cui si trova sempre in Italia qualcuno che vi abbocca , tipo il solito Salvini, negato per la politica estera, in un delirio per cui il Presidente degli USA potrebbe tutto, perfino decidere per Putin, un delirio in cui, a volte, paradossalmente, cadono anche gli antiamericanisti che vogliono far ricadere tutte le colpe del mondo sugli USA. 

Perché è un’affermazione falsa anzi se siamo arrivati a questo punto ci sono delle precise responsabilità di Trump ? 

Diciamo che Trump non ha voluto mai in nessun modo continuare i negoziati internazionali con le altre potenze atomiche, innanzitutto la Russia, per ridurre gli armamenti nucleari tattici e strategici che era stato un vanto anche di Presidenti di destra come Reagan e Bush padre. 

Per Trump fare ancora grande l’America significava anche non rinunciare a quel primato competitivo nei confronti del mondo e delle stesse altre potenze nucleari, Russia e Cina in primis, che consiste nel possedere il più grande arsenale atomico del mondo. 

Trump riteneva che la competizione mondiale fosse ormai USA contro Cina dal punto di vista economico , politico e militare, che dall’ Atlantico si fosse ormai spostata sul Pacifico, con la tensione con la Corea del Nord e i suoi esperimenti nucleari dietro cui vedeva sempre Pechino . 

Per questo la Nato era ormai un ferro vecchio , bisognava cominciare a ritirarsi dall’ Europa, con Trump si è raggiunto il numero più basso di soldati americani in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale, smantellare basi militari in Europa, accollare buona parte delle spese Nato agli alleati europei. 

Teoricamente questa progressiva dismissione della NATO da parte degli USA avrebbe dovuto significare una maggiore sicurezza per Putin e la Russia.

In realtà, con buona pace di chi addossa volentieri tutte le colpe alla NATO che avrebbe fatto sentire insicuro Putin, il ritiro degli USA dal vecchio continente è parso a Putin come un via libera alle sue mire espansionistiche, al suo tentativo di ricostruire anche solo parzialmente l’impero sovietico con la sua zona di influenza.

Anche il ritiro dall’Afghanistan già promesso e progettato da Trump e poi attuato da Biden è parso come il prevalere di una linea isolazionista e non interventista negli USA maggiormente se non esclusivamente interessati al duro confronto con la Cina che altro. 

Trump dunque non è mai stato un pacifista semmai un conservatore del

primato nucleare americano e disinteressato a creare problemi a Putin semmai visto come un alleato per frenare la costruzione dell’Unione Europea, esattamente come i tanti  sovranisti italiani ed europei. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.