Ormai si è capito che il duo Renzi/Calenda lavora in proprio, non è un’illazione ma una precisa volontà politica pubblica e dichiarata.
Vogliono formare un Terzo Polo, alternativo al centrodestra e al centrosinistra, su certi temi più distante dall’uno e su altri più convergente con l’altro.
È assolutamente legittimo , per farlo e farlo in fretta devono raccogliere il maggior numero di pezzi, a volte pregiati a volte meno che si staccano per i motivi più vari da sinistra, come loro stessi, o da destra come hanno già fatto con le ex ministre di Forza Italia Gelmini e Carfagna.
Ora hanno arruolato Letizia Moratti che del centrodestra è stato un simbolo nel Nord Italia: ministro dell’ Istruzione e prima ancora Presidente Rai per Berlusconi, poi Sindaco di Milano battuta da Giuliano Pisapia del Centrosinistra.
Infine ha accettato di fare il Vicepresidente della Regione Lombardia e
l’Assessore della Sanità nella Giunta guidata dal leghista Fontana, a cui avrebbe voluto succedere nelle imminenti elezioni regionali come le avevano promesso i due leader del centrodestra Berlusconi e Salvini, in genere prodighi di promesse con tutti che poi, per tanti motivi non riescono a mantenere tutte con tutti.
Ora si candiderà per Calenda/Renzi che sperano grazie al suo nome di intercettare nuovi consensi e anche altri esponenti di Forza Italia come la senatrice lombarda Aprea che ha lasciato questo partito perché non è stata nominata sottosegretario, così ha dichiarato che le aveva promesso Berlusconi.
Dal loro punto di vista Calenda e Renzi raccolgono i tanti o pochi scontenti del centrodestra che non potrà mai accontentare tutti i suoi esponenti di primo piano.
Non possono però pretendere che altre forze come il Pd debbano prestarsi ad operazioni elettorali fatte all’ultimo momento, facilmente accusabili di opportunismo e trasformismo personali.
Ognuno faccia il suo lavoro: Sinistra, Destra, Centro, chi deciderà siano gli elettori senza confuse ammucchiate elettorali.