Una massiccia campagna di arruolamenti

Ormai si è capito che il duo Renzi/Calenda lavora in proprio, non è un’illazione ma una precisa volontà politica pubblica e dichiarata. 

Vogliono formare un Terzo Polo, alternativo al centrodestra e al centrosinistra, su certi temi più distante dall’uno e su altri più convergente con l’altro. 

È assolutamente legittimo , per farlo e farlo in fretta devono raccogliere il maggior numero di pezzi, a volte pregiati a volte meno che si staccano per i motivi più vari da sinistra, come loro stessi, o da destra come hanno già fatto con le ex ministre di Forza Italia Gelmini e Carfagna.

Ora hanno arruolato Letizia Moratti che del centrodestra è stato un simbolo nel Nord Italia: ministro dell’ Istruzione e prima ancora Presidente Rai per Berlusconi, poi Sindaco di Milano battuta da Giuliano Pisapia del Centrosinistra.

Infine ha accettato di fare il Vicepresidente della Regione Lombardia e 

l’Assessore della Sanità nella Giunta guidata dal leghista Fontana, a cui avrebbe voluto succedere nelle imminenti elezioni regionali come le avevano promesso i due leader del centrodestra Berlusconi e Salvini, in genere prodighi di promesse con tutti che poi, per tanti motivi non riescono a mantenere tutte con tutti.

Ora si candiderà per Calenda/Renzi che sperano grazie al suo nome di intercettare nuovi consensi e anche altri esponenti di Forza Italia come la senatrice  lombarda Aprea che ha lasciato questo partito perché non è stata nominata sottosegretario, così ha dichiarato che le aveva promesso Berlusconi.

Dal loro punto di vista Calenda e Renzi raccolgono i tanti o pochi scontenti del centrodestra che non potrà mai accontentare tutti i suoi esponenti di primo piano. 

Non possono però pretendere che altre forze come il Pd debbano prestarsi ad operazioni elettorali fatte all’ultimo momento, facilmente accusabili di opportunismo e trasformismo personali.

Ognuno faccia il suo lavoro: Sinistra, Destra, Centro, chi deciderà siano gli elettori senza confuse ammucchiate elettorali.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Ormai si è capito che il duo Renzi/Calenda lavora in proprio, non è un’illazione ma una precisa volontà politica pubblica e dichiarata. 

Vogliono formare un Terzo Polo, alternativo al centrodestra e al centrosinistra, su certi temi più distante dall’uno e su altri più convergente con l’altro. 

È assolutamente legittimo , per farlo e farlo in fretta devono raccogliere il maggior numero di pezzi, a volte pregiati a volte meno che si staccano per i motivi più vari da sinistra, come loro stessi, o da destra come hanno già fatto con le ex ministre di Forza Italia Gelmini e Carfagna.

Ora hanno arruolato Letizia Moratti che del centrodestra è stato un simbolo nel Nord Italia: ministro dell’ Istruzione e prima ancora Presidente Rai per Berlusconi, poi Sindaco di Milano battuta da Giuliano Pisapia del Centrosinistra.

Infine ha accettato di fare il Vicepresidente della Regione Lombardia e 

l’Assessore della Sanità nella Giunta guidata dal leghista Fontana, a cui avrebbe voluto succedere nelle imminenti elezioni regionali come le avevano promesso i due leader del centrodestra Berlusconi e Salvini, in genere prodighi di promesse con tutti che poi, per tanti motivi non riescono a mantenere tutte con tutti.

Ora si candiderà per Calenda/Renzi che sperano grazie al suo nome di intercettare nuovi consensi e anche altri esponenti di Forza Italia come la senatrice  lombarda Aprea che ha lasciato questo partito perché non è stata nominata sottosegretario, così ha dichiarato che le aveva promesso Berlusconi.

Dal loro punto di vista Calenda e Renzi raccolgono i tanti o pochi scontenti del centrodestra che non potrà mai accontentare tutti i suoi esponenti di primo piano. 

Non possono però pretendere che altre forze come il Pd debbano prestarsi ad operazioni elettorali fatte all’ultimo momento, facilmente accusabili di opportunismo e trasformismo personali.

Ognuno faccia il suo lavoro: Sinistra, Destra, Centro, chi deciderà siano gli elettori senza confuse ammucchiate elettorali.

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