Le Elezioni europee hanno visto crollare nei consensi le maggioranze governative di Francia e Germania.
In Francia si andrà ad elezioni anticipate in cui Macron spera di ritrovare una maggioranza isolando ancora la Le Pen mai così forte e in Germania l’opposizione democristiana ha tenuto mentre socialdemocratici e Verdi hanno perso fortemente terreno perfino a favore dell’estrema destra.
In Italia la maggioranza di governo della Meloni ha tenuto bene con uno spostamento dei rapporti di forza interni a favore di Forza Italia e a sfavore della Lega.
Il Pd di Schlein cresce in misura inattesa, nonostante la scissione di Renzi e Calenda, che divisi non hanno fatto molta strada, e nonostante alla sua sinistra Avs abbia avuto un buon risultato .
Chi ha perso, clamorosamente, sono i post grillini dei 5 Stelle di Conte fortemente ridimensionati.
Per gli italiani , diciamo onestamente per meno di metà degli elettori, vista la scarsa partecipazione soprattutto al Sud, Meloni e Schlein interpretano bene il loro ruolo di governo o di opposizione.
L’orientamento degli italiani è fortemente bipolarizzato, in cui non sembra esserci spazio per terze forze e che premia posizioni più moderate come Forza Italia e penalizza posizioni più radicali come i 5 Stelle.
Lo scenario europeo che conferma la leadership del Partito Popolare Europeo e la maggioranza Ppe/socialisti/liberali vede però una crescita delle forze euroscettiche che possono rendere più difficile il proseguo del cammino delle istituzioni europee.