Veneziani: il Populismo è già finito

Marcello Veneziani, scrittore e giornalista, è considerato uno dei pochi intellettuali di destra di valore, è anche uno degli ideologi riconosciuti di Fdi. Ora in un lungo editoriale sul quotidiano “La Verità“ affossa definitivamente il populismo inteso come rivolta delle classi popolari contro le élites.

Dopo aver detto che spesso le classi popolari sono volgari, tatuate e il rifiuto dell’informazione, della stampa e dei libri e  cioè, in pratica, l’ignoranza trova un facile alibi nel rifiuto del sistema dei media ufficiali, Veneziani ricorda che la cultura di destra è sempre stata a favore delle élite contro le masse e aristocratica e non popolare. 

Il tutto nasce dal caso Boccia: secondo il filosofo Veneziani il fatto che il Ministro della Cultura, autore di libri e giornalista, sia stato fatto fuori da una persona  del cui curriculum e degli studi vantati si comincia seriamente a dubitare, sarebbe la prova che ci sono troppe persone improvvisate e inadeguate che vorrebbero occupare posizioni di potere senza averne i titoli.

Insomma il populismo non sarebbe più uno dei cavalli di battaglia della destra italiana di governo.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Veneziani: il Populismo è già finito

Marcello Veneziani, scrittore e giornalista, è considerato uno dei pochi intellettuali di destra di valore, è anche uno degli ideologi riconosciuti di Fdi. Ora in un lungo editoriale sul quotidiano “La Verità“ affossa definitivamente il populismo inteso come rivolta delle classi popolari contro le élites.

Dopo aver detto che spesso le classi popolari sono volgari, tatuate e il rifiuto dell’informazione, della stampa e dei libri e  cioè, in pratica, l’ignoranza trova un facile alibi nel rifiuto del sistema dei media ufficiali, Veneziani ricorda che la cultura di destra è sempre stata a favore delle élite contro le masse e aristocratica e non popolare. 

Il tutto nasce dal caso Boccia: secondo il filosofo Veneziani il fatto che il Ministro della Cultura, autore di libri e giornalista, sia stato fatto fuori da una persona  del cui curriculum e degli studi vantati si comincia seriamente a dubitare, sarebbe la prova che ci sono troppe persone improvvisate e inadeguate che vorrebbero occupare posizioni di potere senza averne i titoli.

Insomma il populismo non sarebbe più uno dei cavalli di battaglia della destra italiana di governo.

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