La giunta Canelli scadrà nel 2027, ma è evidente dalle fibrillazioni di queste settimane in casa del centrodestra che i cavalli di razza scalpitano già ai box di partenza. Da una parte la squadra della Lega che considera suo esclusivo appannaggio la carica di primo cittadino già suo quando Forza Italia in città aveva il triplo dei voti della Lega e non vuole rinunciarvi.

Perfino pronta la Lega ad andare al primo turno da sola, con la ruota di scorta di Forza Novara, come ha fatto ad Arona vincendo con Alberto Gusmeroli. Questo nonostante le molte defezioni, non solo di dirigenti di primo piano  come Cota e Lanzo ma soprattutto degli elettori.

Il segretario della Lega Massimo Giordano sarebbe pronto perfino a ricandidarsi per un terzo mandato dopo 20 anni dal primo, come hanno fatto Rutelli a Roma, senza successo, e Cacciari a Venezia invece riuscendo ad essere eletto. 

Potrebbe, più plausibilmente candidare Fabio Ravanelli, proprietario e manager della Mirato, azienda di successo, già presidente di Confindustria Piemonte, presidente della Camera di Commercio e della Fondazione Teatro Coccia, da sempre vicino alla Lega e a Giordano. Ravanelli, assolutamente ben accetto nei salotti buoni, avrebbe il vantaggio di pagarsi la campagna elettorale da solo senza pesare su nessuno. Accetterebbe però di candidarsi solo per la Lega e non per tutto il centrodestra e i Fratelli d’Italia gli direbbero di no?

Anche il senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri potrebbe candidarsi contro Giordano in una sfida tutta interna alla destra, praticamente al termine della sua esperienza nella legislatura che scadrebbe nel 2027? Una candidatura di Fdi, in caso di un non impegno diretto del senatore, potrebbe essere quella di Giuseppe Policaro, docente universitario, economista prestigioso, figura garbata e signorile, competitiva anche contro Ravanelli anche se meno conosciuta. 

Fino ad allora, al momento di decidere alleanze e candidature, la giunta Canelli terrà, tenuta insieme più che altro da un quadro nazionale che vede Meloni e Salvini alleati ma con nuove e accese ulteriori fibrillazioni. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Verso il dopo Canelli 

La giunta Canelli scadrà nel 2027, ma è evidente dalle fibrillazioni di queste settimane in casa del centrodestra che i cavalli di razza scalpitano già ai box di partenza. Da una parte la squadra della Lega che considera suo esclusivo appannaggio la carica di primo cittadino già suo quando Forza Italia in città aveva il triplo dei voti della Lega e non vuole rinunciarvi.

Perfino pronta la Lega ad andare al primo turno da sola, con la ruota di scorta di Forza Novara, come ha fatto ad Arona vincendo con Alberto Gusmeroli. Questo nonostante le molte defezioni, non solo di dirigenti di primo piano  come Cota e Lanzo ma soprattutto degli elettori.

Il segretario della Lega Massimo Giordano sarebbe pronto perfino a ricandidarsi per un terzo mandato dopo 20 anni dal primo, come hanno fatto Rutelli a Roma, senza successo, e Cacciari a Venezia invece riuscendo ad essere eletto. 

Potrebbe, più plausibilmente candidare Fabio Ravanelli, proprietario e manager della Mirato, azienda di successo, già presidente di Confindustria Piemonte, presidente della Camera di Commercio e della Fondazione Teatro Coccia, da sempre vicino alla Lega e a Giordano. Ravanelli, assolutamente ben accetto nei salotti buoni, avrebbe il vantaggio di pagarsi la campagna elettorale da solo senza pesare su nessuno. Accetterebbe però di candidarsi solo per la Lega e non per tutto il centrodestra e i Fratelli d’Italia gli direbbero di no?

Anche il senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri potrebbe candidarsi contro Giordano in una sfida tutta interna alla destra, praticamente al termine della sua esperienza nella legislatura che scadrebbe nel 2027? Una candidatura di Fdi, in caso di un non impegno diretto del senatore, potrebbe essere quella di Giuseppe Policaro, docente universitario, economista prestigioso, figura garbata e signorile, competitiva anche contro Ravanelli anche se meno conosciuta. 

Fino ad allora, al momento di decidere alleanze e candidature, la giunta Canelli terrà, tenuta insieme più che altro da un quadro nazionale che vede Meloni e Salvini alleati ma con nuove e accese ulteriori fibrillazioni. 

© 2020-2024 La Voce di Novara
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54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.