Con “Diamoci una mano” Galliate e Fcn restaurano la chiesa parrocchiale

“Diamoci una mano” – S’intitola così il progetto di sostegno economico per la messa in sicurezza, restauro e valorizzazione della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Galliate. Al fianco della parrocchia per questa imponente opera, Fondazione Comunità Novarese onlus. 

Tra il 17 e il 18 marzo, sono stati ritrovati a terra, in più punti, alcuni elementi del modellato in stucco dei costoloni delle volte (soprattutto delle navate) caduti a causa di una corrosione dei perni metallici di ancoraggio. Analoghi fenomeni di disgregazione e polverizzazione degli stucchi sono rilevabili anche in altri punti della chiesa. Lo stato di degrado è dovuto a massicce infiltrazioni dalla copertura. Ciò ha suggerito di chiudere al pubblico dell’edificio.

Da qui la necessità di procedere con un intervento risolutivo che consenta la messa in sicurezza dell’intero edificio, per passi successivi, che permettano una sua riapertura graduale al pubblico, e, in prospettiva, la sua restituzione alla originaria eleganza, luminosità e integrità.

La Parrocchia di Galliate ha deciso così di procedere con un progetto unico intitolato “Diamoci una mano”, in cui Fondazione Comunità Novarese onlus crede e per cui ha scelto di attivare una raccolta fondi, individuando come Lotto 1 l’intervento sulla navata centrale che interessa le prime tre campate, a partire dalla controfacciata. Successivamente si procederà con i lotti successivi riguardanti l’intera chiesa (sono previsti undici lotti di lavoro).

«Diamoci una mano – spiega il parroco Don Massimiliano Cristiano -più che un progetto è un cammino che stiamo percorrendo insieme. Negli scorsi mesi, abbiamo sopperito alla chiusura obbligata della chiesa parrocchiale scoprendoci una comunità in cammino. Con il contributo di tutti, la parrocchia ha camminato in oratorio, nelle strade e nelle chiesette rionali, riscoprendo legami e relazioni particolari. Ora siamo pronti a darci una mano perché la chiesa parrocchiale, che è la casa di tutti noi, possa tornare ad accoglierci e farci vivere le tappe del nostro cammino comunitario in cui crescere la nostra fede nella fraternità. Sarà un lungo percorso.  Rientreremo gradualmente negli spazi interni con lo sguardo rivolto al traguardo finale ma con il cuore pronto a condividere ogni giorno, come una grande famiglia, la gioia e l’emozione di ritrovarci nella nostra casa comunitaria».

E il cammino comunitario ha già dato i suoi primi importanti frutti: in poche settimane, infatti, sono già stati raccolti, presso Fondazione Comunità Novarese onlus, oltre 15.000 euro.

«Siamo consapevoli che il percorso della Parrocchia – ha commentato il direttore generale di Fondazione Comunità Novarese onlus, Gianluca Vacchini – è lungo e impegnativo ma i primi passi di questo percorso ne esprimono già le potenzialità. La comunità galliatese si è subito stretta intorno a Don Max e alla parrocchia, sia nella partecipazione alle funzioni in altri luoghi negli ultimi mesi in cui la chiesa non è stata agibile, sia, in queste settimane nel decidere di donare per restituire la chiesa ai suoi fedeli. La nostra Fondazione crede in questo progetto e ha subito deciso di affiancarsi alla parrocchia per rendere possibile quest’imponente opera di restauro e valorizzazione di un bene fondamentale per la comunità».

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“Diamoci una mano” – S’intitola così il progetto di sostegno economico per la messa in sicurezza, restauro e valorizzazione della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Galliate. Al fianco della parrocchia per questa imponente opera, Fondazione Comunità Novarese onlus. 

Tra il 17 e il 18 marzo, sono stati ritrovati a terra, in più punti, alcuni elementi del modellato in stucco dei costoloni delle volte (soprattutto delle navate) caduti a causa di una corrosione dei perni metallici di ancoraggio. Analoghi fenomeni di disgregazione e polverizzazione degli stucchi sono rilevabili anche in altri punti della chiesa. Lo stato di degrado è dovuto a massicce infiltrazioni dalla copertura. Ciò ha suggerito di chiudere al pubblico dell'edificio.

Da qui la necessità di procedere con un intervento risolutivo che consenta la messa in sicurezza dell’intero edificio, per passi successivi, che permettano una sua riapertura graduale al pubblico, e, in prospettiva, la sua restituzione alla originaria eleganza, luminosità e integrità.

La Parrocchia di Galliate ha deciso così di procedere con un progetto unico intitolato “Diamoci una mano”, in cui Fondazione Comunità Novarese onlus crede e per cui ha scelto di attivare una raccolta fondi, individuando come Lotto 1 l’intervento sulla navata centrale che interessa le prime tre campate, a partire dalla controfacciata. Successivamente si procederà con i lotti successivi riguardanti l’intera chiesa (sono previsti undici lotti di lavoro).

«Diamoci una mano – spiega il parroco Don Massimiliano Cristiano -più che un progetto è un cammino che stiamo percorrendo insieme. Negli scorsi mesi, abbiamo sopperito alla chiusura obbligata della chiesa parrocchiale scoprendoci una comunità in cammino. Con il contributo di tutti, la parrocchia ha camminato in oratorio, nelle strade e nelle chiesette rionali, riscoprendo legami e relazioni particolari. Ora siamo pronti a darci una mano perché la chiesa parrocchiale, che è la casa di tutti noi, possa tornare ad accoglierci e farci vivere le tappe del nostro cammino comunitario in cui crescere la nostra fede nella fraternità. Sarà un lungo percorso.  Rientreremo gradualmente negli spazi interni con lo sguardo rivolto al traguardo finale ma con il cuore pronto a condividere ogni giorno, come una grande famiglia, la gioia e l’emozione di ritrovarci nella nostra casa comunitaria».

E il cammino comunitario ha già dato i suoi primi importanti frutti: in poche settimane, infatti, sono già stati raccolti, presso Fondazione Comunità Novarese onlus, oltre 15.000 euro.

«Siamo consapevoli che il percorso della Parrocchia – ha commentato il direttore generale di Fondazione Comunità Novarese onlus, Gianluca Vacchini – è lungo e impegnativo ma i primi passi di questo percorso ne esprimono già le potenzialità. La comunità galliatese si è subito stretta intorno a Don Max e alla parrocchia, sia nella partecipazione alle funzioni in altri luoghi negli ultimi mesi in cui la chiesa non è stata agibile, sia, in queste settimane nel decidere di donare per restituire la chiesa ai suoi fedeli. La nostra Fondazione crede in questo progetto e ha subito deciso di affiancarsi alla parrocchia per rendere possibile quest’imponente opera di restauro e valorizzazione di un bene fondamentale per la comunità».

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