Galliate approva il polo logistico di via Ticino. Sindaco e assessore: «Si completa l’area industriale»

Si svilupperà su una superficie di 91.700 metri quadri totali e saranno previsti 35.000 metri quadri di compensazioni ambientali. L'ex primo cittadino Di Caprio: «Noi siamo coerenti, l'amministrazione comunale no»

Il comune di Galliate ha deciso di approvare il progetto del piano esecutivo convenzionato che prevede un insediamento logistico a completamento dell’area industriale posta a nord est della città. Un totale di 91.700 metri quadri di superficie di cui 32.958 di superficie coperta, 9.689 di parcheggi, 21.469 di verde privato e 25.676 di aree pubbliche. Lo ha fatto con una delibera datata 20 gennaio 2025.

Un progetto che nel corso del suo iter ha subito alcune modifiche dopo che i tecnici del comune hanno richiesto al proponente una serie di compensazioni e mitigazioni ambientali poi inserite negli elaborati finali. Le compensazioni – a ristoro del consumo di suolo e del taglio parziale delle due aree boscate esistenti – prevedono la realizzazione a nord del nuovo insediamento di un nuovo impianto forestale su una superficie pari a 15.994 metri quadri con obbligo di manutenzione per 5 anni. Le mitigazioni interne al nuovo insediamento si svilupperanno invece su una superficie di 18.863 metri quadri.

L’amministrazione guidata da Alberto Cantone ha chiesto anche di ridurre il parcheggio esterno e di destinare i fondi previsti per l’opera alla realizzazione di una nuova rotatoria sulla SS 341 che dia diretto accesso all’area industriale, liberando così dal traffico “industriale” lo svincolo di ingresso al centro abitato.

Un progetto che sembra stridere con la decisione del Comune di Galliate di bocciare l’accordo di pianificazione per l’insediamento logistico che avrebbe dovuto sorgere a Pernate, contro cui la società Develog4 srl ha presentato ricorso al Tar. Tuttavia come specificano il sindaco Alberto Cantone e l’assessore all’urbanistica Roberto Vellata «riteniamo importante precisare come l’approvazione del piano esecutivo convenzionato non si ponga in alcun modo in contrasto con la posizione negativa sull’insediamento logistico di Pernate»

Secondo gli amministratori galliatesi non è possibile comparare le due vicende «in primo luogo per la dimensione dei due interventi, l’uno un decimo dell’altro: 1 milioni di metri quadrati contro 91.700. In secondo luogo perché il progetto di via Ticino completa l’espansione dell’area industriale mentre la logistica di Pernate avrebbe inciso su suolo agricolo “vergine” e a margine di un’area residenziale. Infine perché nel caso di via Ticino le garanzie ambientali sono importanti, mentre sulla partita di Pernate non esistevano».

Cantone e Vellata sottolineano anche come la procedura autorizzativa era iniziata con la precedente amministrazione e oggi non si sarebbe potuto intervenire per revocare quella decisione. «Si è dunque preferito lavorare per migliorare il progetto, ottenendo, come illustrato, adeguate compensazioni e mitigazioni nonché la realizzazione della rotatoria sulla SS 341» hanno specificato.

Finora l’unica voce contraria è stata quella dell’ex sindaco, Claudiano Di Caprio, che ora siede in minoranza in consiglio, commentando il post pubblicato dall’assessore Vellata. «Noi siamo sempre stati coerenti e parliamo di Galliate. Il resto è storia, lo giudicheranno i cittadini ma soprattutto i tribunali» scrive Di Caprio che poi aggiunge a La Voce: «Il problema di questa amministrazione è proprio l’incoerenza e per questo si lamentano i cittadini. Se la maggioranza avesse votato in modo favorevole all’accordo di pianificazione per il polo di Pernate, l’iter sarebbe proseguito e comunque il progetto sarebbe stato ridotto. Con il voto contrario, invece, è stata innescata la via legale che costerà parecchio ai cittadini galliatesi. L’amministrazione comunale si prenderà la responsabilità anche di questo».

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Galliate approva il polo logistico di via Ticino. Sindaco e assessore: «Si completa l’area industriale»

Si svilupperà su una superficie di 91.700 metri quadri totali e saranno previsti 35.000 metri quadri di compensazioni ambientali. L’ex primo cittadino Di Caprio: «Noi siamo coerenti, l’amministrazione comunale no»

Il comune di Galliate ha deciso di approvare il progetto del piano esecutivo convenzionato che prevede un insediamento logistico a completamento dell’area industriale posta a nord est della città. Un totale di 91.700 metri quadri di superficie di cui 32.958 di superficie coperta, 9.689 di parcheggi, 21.469 di verde privato e 25.676 di aree pubbliche. Lo ha fatto con una delibera datata 20 gennaio 2025.

Un progetto che nel corso del suo iter ha subito alcune modifiche dopo che i tecnici del comune hanno richiesto al proponente una serie di compensazioni e mitigazioni ambientali poi inserite negli elaborati finali. Le compensazioni – a ristoro del consumo di suolo e del taglio parziale delle due aree boscate esistenti – prevedono la realizzazione a nord del nuovo insediamento di un nuovo impianto forestale su una superficie pari a 15.994 metri quadri con obbligo di manutenzione per 5 anni. Le mitigazioni interne al nuovo insediamento si svilupperanno invece su una superficie di 18.863 metri quadri.

L’amministrazione guidata da Alberto Cantone ha chiesto anche di ridurre il parcheggio esterno e di destinare i fondi previsti per l’opera alla realizzazione di una nuova rotatoria sulla SS 341 che dia diretto accesso all’area industriale, liberando così dal traffico “industriale” lo svincolo di ingresso al centro abitato.

Un progetto che sembra stridere con la decisione del Comune di Galliate di bocciare l’accordo di pianificazione per l’insediamento logistico che avrebbe dovuto sorgere a Pernate, contro cui la società Develog4 srl ha presentato ricorso al Tar. Tuttavia come specificano il sindaco Alberto Cantone e l’assessore all’urbanistica Roberto Vellata «riteniamo importante precisare come l’approvazione del piano esecutivo convenzionato non si ponga in alcun modo in contrasto con la posizione negativa sull’insediamento logistico di Pernate»

Secondo gli amministratori galliatesi non è possibile comparare le due vicende «in primo luogo per la dimensione dei due interventi, l’uno un decimo dell’altro: 1 milioni di metri quadrati contro 91.700. In secondo luogo perché il progetto di via Ticino completa l’espansione dell’area industriale mentre la logistica di Pernate avrebbe inciso su suolo agricolo “vergine” e a margine di un’area residenziale. Infine perché nel caso di via Ticino le garanzie ambientali sono importanti, mentre sulla partita di Pernate non esistevano».

Cantone e Vellata sottolineano anche come la procedura autorizzativa era iniziata con la precedente amministrazione e oggi non si sarebbe potuto intervenire per revocare quella decisione. «Si è dunque preferito lavorare per migliorare il progetto, ottenendo, come illustrato, adeguate compensazioni e mitigazioni nonché la realizzazione della rotatoria sulla SS 341» hanno specificato.

Finora l’unica voce contraria è stata quella dell’ex sindaco, Claudiano Di Caprio, che ora siede in minoranza in consiglio, commentando il post pubblicato dall’assessore Vellata. «Noi siamo sempre stati coerenti e parliamo di Galliate. Il resto è storia, lo giudicheranno i cittadini ma soprattutto i tribunali» scrive Di Caprio che poi aggiunge a La Voce: «Il problema di questa amministrazione è proprio l’incoerenza e per questo si lamentano i cittadini. Se la maggioranza avesse votato in modo favorevole all’accordo di pianificazione per il polo di Pernate, l’iter sarebbe proseguito e comunque il progetto sarebbe stato ridotto. Con il voto contrario, invece, è stata innescata la via legale che costerà parecchio ai cittadini galliatesi. L’amministrazione comunale si prenderà la responsabilità anche di questo».

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24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.