Malata, chiede di tornare in Ucraina dalla famiglia: la Cri di Galliate esaudisce il suo desiderio

Esprimere un desiderio regala una sensazione intensa, di gioia. E’ un bel gesto quello che nei giorni scorsi ha compiuto la Croce rossa di Galliate, che ha appunto esaudito un desiderio rispondendo a un appello importante.

Il Comitato, grazie a una preziosa collaborazione congiunta, è riuscita a tendere una mano a una signora residente a Novara, di origine ucraina, che sta combattendo contro una malattia. Questa signora aveva il forte desiderio di poter tornare a casa per rivedere sua figlia e i suoi cari e trascorrere il tempo con loro, uno stimolo in più per la sua dolorosa battaglia.

Il presidente Remo Bignoli ha detto sì e così la squadra che si è resa disponibile, grazie anche al prezioso supporto di Fabrizio Damiani del Team Cooperazioni e Relazioni Internazionali e di Flavio Ciriaci delegato della Cri per i Balcani nonché dei volontari del Comitato che hanno effettuato il viaggio di andata e ritorno, quasi senza sosta, con grande umanità. La signora ha così potuto riabbracciare i suoi cari.

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Malata, chiede di tornare in Ucraina dalla famiglia: la Cri di Galliate esaudisce il suo desiderio

Esprimere un desiderio regala una sensazione intensa, di gioia. E’ un bel gesto quello che nei giorni scorsi ha compiuto la Croce rossa di Galliate, che ha appunto esaudito un desiderio rispondendo a un appello importante.

Il Comitato, grazie a una preziosa collaborazione congiunta, è riuscita a tendere una mano a una signora residente a Novara, di origine ucraina, che sta combattendo contro una malattia. Questa signora aveva il forte desiderio di poter tornare a casa per rivedere sua figlia e i suoi cari e trascorrere il tempo con loro, uno stimolo in più per la sua dolorosa battaglia.

Il presidente Remo Bignoli ha detto sì e così la squadra che si è resa disponibile, grazie anche al prezioso supporto di Fabrizio Damiani del Team Cooperazioni e Relazioni Internazionali e di Flavio Ciriaci delegato della Cri per i Balcani nonché dei volontari del Comitato che hanno effettuato il viaggio di andata e ritorno, quasi senza sosta, con grande umanità. La signora ha così potuto riabbracciare i suoi cari.

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